Sant’Arnoldo o Sant’Arnolfo (Arnulf) di Metz è il patrono dei birrai. Le tradizioni di devozione a tale santo, si dividono rispetto a due ipotesi: alcune lo designano come erede di una nobile famiglia di antica origine, nato nel seicento e vescovo di Metz, altre come monaco benedettino del XV secolo e vescovo di Soissons.
La tradizione più antica narra che nel 612 Arnolfo, figlio di Arnoaldo di Metz, vescovo di Metz e margravio della Schelda, venne nominato vescovo di Metz, la capitale dell’Austrasia, nonostante non fosse nemmeno consacrato alla vita religiosa. Dopo una intensa vita politica, che lo vide al centro di numerose trame di potere e di guerra, si ritirò nell’eremo colombaniano di Remiremont, dove morì in fama di santità nel 641. La sua salma venne traslata a Metz, dove venne sepolto nella basilica a lui intitolata. La tradizione cristiana vuole che durante la processione con cui furono traslate le reliquie si verificò un miracolo legato alla birra. Era il 18 luglio ed il caldo estivo rendeva insopportabile il cammino dei fedeli a scorta del Santo. La processione si fermò nel paese di Champignuelles, nella cui unica osteria era rimasto un solo boccale di birra: ciascuno degli oltre 5000 fedeli riuscì a bere a sazietà da quell’unico boccale, che non rimase mai vuoto.
Iconografia di Sant’Arnoldo, rappresentato come protettore dei birrai.
Una seconda e più recente biografia, identifica Sant’Arnoldo in un fiammingo, nato a Pamele, nel Brabante, morto nel 1087, che fu vescovo di Soissons e in seguito abate benedettino di Oudenburg. Egli osservò che i forti bevitori di birra erano più resistenti alle epidemie, diffusissime a quell’epoca, e forzò i membri della comunità a bere birra abitualmente, benedicendone una vasca e rimescolandola con il proprio bastone pastorale.
Queste due tradizioni cristiane assicurano, da secoli, a Sant’Arnoldo le simpatie dei birrai e degli appassionati di birra!