Centralcer – Sociedade Central de Cervejas e Bebidas

Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Vialonga/Portogallo
Nel 1934 il raggruppamento di varie birrerie regionali operanti nell’area di Lisbona (Compa-nhia Produtora de Malte e Cerveja Portugália, Companhia de Cervejas Estrela, Companhia de Cervejas Coimbra e Companhia da Fábrica de Cerveja Jansen) portò alla costituzione della Sociedade Central de Cervejas.
L’anno dopo venne inclusa anche la Fábrica de Cervejas Trindade.
Dalla nazionalizzazione, nel 1977, della Sociedade Central de Cervejas e della Cergal-Cervejas de Portugal, nacque la Central de Cervejas (comunemente chiamata Centralcer).
Con la privatizzazione, nel 1990, subito il gruppo Bavaria acqustò una partecipazione, diventando uno dei principali azionisti.
Nel 2000 la società passò nelle mani di un gruppo di investitori portoghesi (VTR-SGPS) che, nello stesso anno, vendette il 49% alla Scottish & Newcastle. E, con la ristrutturazione organizzativa, la società riprese la denominazione di Sociedade Central de Cervejas-Centralcer, con sede a Vialonga.
Sotto il controllo totale della Scottish & Newcatle, nel 2003 la Centralcer prese a fabbricare e distribuire in Portogallo anche i principali marchi del colosso britannico. L’anno successivo, per sottolineare la portata della sua attività (comprensiva anche di acqua e bevande analcoliche) divenne Sociedade Central de Cervejas e Bebidas. Alla fine, con la spartizione della Scottish & Newcatle del 2008, passò definitivamente alla Heineken.
Secondo gruppo birrario del Paese, la società di Vialonga possiede diversi stabilimenti di produzione e di maltaggio e ha partecipazioni in altre aziende. Suoi principali mercati esteri sono la Spagna e l’Angola.
Molto attiva in campo pubblicitario, essa sponsorizza la nazionale di calcio nonché importanti appuntamenti del motociclismo. Tra gli interventi di rilievo nel mondo della musica, va ricordato il primo Rock in Rio Festival di Lisbona del 2004.
Cergal, lager tipo pilsner, di colore giallo paglierino (g.a. 4,7%). Con una media effervescenza, la schiuma emerge lineare e di buona allacciatura. Il fresco aroma di luppolo palesa lievi note fruttate. Il corpo leggero, di consistenza acquosa, asseconda un gusto moderatamente amaro e piuttosto asciutto. Un amarore asciutto, che caratterizza anche finale e retrolfatto.
Sagres, lager di colore dorato chiaro (g.a. 5%); con il maggior successo di mercato in Portogallo. Prende il nome da Cabo de Sagres nei cui pressi Enrico il Navigatore, figlio cadetto di re Giovanni I, istituì nel secolo XV l’Accademia delle Arti Marinare. Fu presentata per la prima volta in occasione della Fiera di Lisbona del 1940, e oggi viene esportata in più di 30 paesi. La versione bruna, che non incontrò ugual riscontro, venne alla fine abbandonata. La carbonazione appare un po’ pesante; la spuma, minuta e spessa, ha una media durata. All’olfatto si libera un debole, granuloso, profumo di luppolo. Il corpo medio tende allo scarno, con una trama acquosa. Il gusto, segnato dal malto, è piuttosto aspro; ma presto risente in maniera decisa delle note amare di luppolo, e termina con una netta secchezza. Il retrolfatto richiama invece malto e cereali.
Sagres Preta Sem Alcool, lager analcolica di colore ambrato scuro (g.a. 0,3%). La moderata effervescenza origina una schiuma beige chiaro bassa e di rapida dissoluzione. Nell’aroma ammostato si mette in evidenza un acuto profumo di luppolo, accompagnato da sentori meno intensi di mais, frutta, pane di segale. Il corpo, di una tessitura scarna e acquosa, sostiene un gusto scorrevole, appena segnato dal malto, con qualche nota di frutti di bosco. Il finale erbaceo introduce un debole retrolfatto, corto e aspro.