Tratto da La birra nel mondo, Volume V, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Manteo, Carolina del Nord/USA
Nacque come Weeping Radish Restaurant and Brewery nel 1986, quando sulla East Coast non si sapeva nemmeno cosa fosse il brewpub.
Fu opera di Uli Bennewitz, arrivato dalla Baviera insieme alla moglie, Eileen. Il nome infatti è quello del tipico spuntino bavarese per accompagnare la birra, un ravanello tagliato a fette e cosparso di sale.
Seguì l’apertura di un altro birrificio a Durham; mentre cominciava la distribuzione al di fuori di Manteo, per estendersi cautamente lungo la costa del Medio Atlantico, trattandosi di birre artigianali non pastorizzate e non filtrate.
Oltre a lager, l’azienda produce ale tradizionali, le une e le altre in ottemperanza alla legge tedesca della purezza.
Weeping Radish Corolla Gold Helles Lager, münchner hell di colore giallo dorato chiaro e dall’aspetto nebuloso (g.a. 5,2%). Con una media effervescenza, la schiuma bianca emerge voluminosa, soda, cremosa, di buona stabilità e allacciatura. Nella sua delicata quanto gradevole dolcezza, il bouquet olfattivo si propone con malto biscotto, cereali, lievito polveroso, caramello, paglia, toast imburrato e, a sostegno, aghi di pino, erba appena falciata, luppolo agrumato. Il corpo medio tende al leggero, in una spiccata consistenza acquosa. Un sapore di malto tostato dall’amabile carattere caramellato si snoda moderatamente dolceamaro, anche un po’ sciropposo, prendendo qualche nota fruttata aspra in prossimità del traguardo. Il finale arriva asciutto, pulito, fresco di erbe e di agrumi. Il retrolfatto, appena accennato, invece è intensamente suggestionato da un morbido luppolo speziato.
Weeping Radish Black Radish Dark Lager, dunkel di colore marrone scuro con tonalità rossastre e dall’aspetto opaco (g.a. 4,6%). Con un’effervescenza poco al di sopra della media, la schiuma cachi fuoriesce rocciosa, sottile, spessa, cremosa, piuttosto durevole e aderente. L’aroma, subito delicato, poi vieppiù forte, propone malto tostato e caramello, pane di segale e grano secco, noci e nocciole, prugna disidratata e uva passa, cioccolato e fondi di caffè, liquirizia e salsa di soia; alla sua ombra spirano più miti sentori di luppolo terroso, limone, acidità lattica. Il corpo medio tende al leggero, in una consistenza parecchio acquosa. Morbido, dolce e pulito, il gusto si estrinseca con note di malto tostato, fieno, caramello, esteri di frutta scura, zucchero di canna, pane bruciacchiato, per sconfinare in territorio amaro di luppolo legnoso con lieve acidità da tostature. Il finale, secco e terroso con qualche accenno di tabacco, si perde tra le sufficienti sensazioni retrolfattive di lievito e frutta aspra.
Tra le stagionali:
Weeping Radish Oktoberfest, märzen/oktoberfest bier di colore ambrato leggermente sfumato e dall’aspetto con lieve foschia (g.a. 5,8%); un’offerta autunnale. La carbonazione è moderata; la schiuma ocra, piuttosto modesta, sottile, cremosa, di rapida dissoluzione senza lasciare il minimo segno di allacciatura al vetro. L’aroma si apre abbastanza ricco ma sfocato nei suoi sentori di malto, nocciole, caramello, pasta madre e, più in sottofondo, indizi fruttati, speziati di segale, erbacei di luppolo. Il corpo, medio-leggero, ha una consistenza parecchio acquosa. Il sapore dolciastro di malto caramellato reca croccanti note tostate che man mano si fanno aspre e acide sconfinando in territorio amarognolo presenziato da agrumi, erbe, terra e spezie. Il corto finale floreale di luppolo introduce uno sfuggente retrolfatto burroso che richiama una languida dolcezza.