Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Keighley/Inghilterra
Birrificio regionale del West Yorkshire. Fu fondato nel 1858 a Cook Lane da Timothy Taylor che, 1863, lo trasferì in locali più grandi, a Knowle Spring.
È tuttora di proprietà della famiglia, ma non più a conduzione familiare dal 2014, quando l’amministratore delegato Charles Dent si ritirò per diventarne presidente.
Timothy Taylor’s Landlord, ordinary bitter ale di colore ambra dorato (g.a. 4,1%, 4,3% in botte condizionata). Alla spina, è disponibile nei pub collegati al birrificio e spesso anche come birra ospite in altri pub, in particolare nello Yorkshire; in bottiglia invece, ha diffusione nazionale. Creata per i minatori, con l’intento di competere con la rivale Barnsley Bitter, nel 1994 fu meritatamente eletta “migliore birra della Gran Bretagna”. La carbonazione è correttamente bassa; la schiuma biancastra, fine, soffice, cremosa, di sufficiente tenuta. Un intenso, persistente, profumo floreale e di luppolo agrumato tiene testa agli scalpitanti sentori di malto caramellato, frutta, miele, pane tostato, lattosio, anche lieve diacetile. Il corpo, di buona struttura, accusa una morbidezza alquanto spigolosa. Il gusto, orientato all’amabilità del malto con una nota distintamente burrosa, vira verso un amarore erbaceo che, in prossimità del finale, si evolve in una piacevole consistenza acidula. La suggestione di scorza di limone/pompelmo, latente durante l’intero percorso, si manifesta senza remore nella rinfrescante persistenza retrolfattiva.