Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Oakham/Inghilterra
Birrificio del Rutland fondato nel 1995 da due amici, Tony Davis, ex direttore di produzione della Ruddles Brewery, e Mike Davies, amministratore delegato della Davro Fabrications.
Fu ricavato, ristrutturandolo, da un vecchio edificio ferroviario vittoriano che un tempo veniva utilizzato per lo stoccaccio di grano delle fattorie circostanti da spedire per ferrovia.
C’è da ricordare che la bitter di Rutland, fabbricata dalla Rudles Brewery di Langham, fu la terza birra inglese alla quale venne riconosciuto lo status di Indicazione Geografica Protetta. Poi, nel 1997, la Ruddles Brewery passò alla Morland, che trasferì la sua produzione nella propria fabbrica di Abingdon. Infine, nel 2000, la Morland fu rilevata dalla Greene King che chiuse, a sua volta, lo stabilimento di Abingdon.
Ma ecco che, nel 2010, Tony Davis volle resuscitare la gloriosa bitter del Rutland, chiamandola appunto Rutland Bitter.
Grainstore Rutland Bitter, ordinary bitter ale di un ramato chiaro (g.a. 3,4%). Con una morbida effervescenza, la schiuma emerge minuta, cremosa, di buona ritenzione. All’olfatto, si propongono delicati sentori di toffee, frutta, caramello, resina, legno, fiori bianchi. Il corpo medio presenta una consistenza tra grassa e acquosa. Il gusto inizia con una lieve dolcezza di caramello bruciato, passa quindi a qualche nota fruttata e chiude la lunga corsa con l’amarore di un luppolo terroso. Il finale apporta secchezza e pulizia. Il retrolfatto è leggermente acre, con suggestioni di zenzero e limone.