Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Las Vegas, Nevada/USA
Brewpub/birrificio che prende il nome dal drammatico e pericoloso canyon nel Parco Nazionale di Yosemite.
Nacque nel 1999 come Tenaya Creek Restaurant & Brewery. Ma, per concentrarsi esclusivamente sulla produzione di birra, nel 2008 chiuse la cucina.
Nel 2010 ristrutturò e ampliò il birrificio, installando anche una linea d’imbottigliamento.
Nel 2015 la crescente domanda di mercato portò a cambiare addirittura sede, triplicando la potenzialità produttiva.
Tenaya Creek Hop Ride IPA, india pale ale di colore arancio con riflessi ramati e dall’aspetto lievemente velato (g.a. 6,9%). Brassata in stile americano, viene pesantemente luppolizzata, anche in dry hopping. La carbonazione è moderata; la schiuma biancastra, fine, compatta, cremosa, di ottima tenuta. Nell’aroma, la scarsa intensità è compensata dalla freschezza e dalla pulizia dei sentori floreali, agrumati, anche blandamente speziati. Il corpo medio ha una consistenza abbastanza oleosa. Il gusto accusa un lieve squilibrio per il troppo amarore apportato dalla resina, dal floreale e dalla scorza di pompelmo, e che la componente maltata non riesce a contrastare adeguatamente. Ci si mette anche l’alcol, con la sua presenza alquanto sbrigliata: e la bevuta perde parecchio in scorrevolezza. Il finale è abbastanza secco e persistente, nelle sue note amarognole vegetali. A sua volta, il retrolfatto aggiunge senza remore suggestioni erbacee e resinose che non badano tanto alla lunga scia di astringenza che si lasciano dietro.