Swan Brewery

Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Perth/Australia
La capitale dell’Australia Occidentale è situata nel punto in cui il fiume Swan incontra la costa sudoccidentale. E il nome di Swan al fiume, lo diede nel 1697 l’esploratore olandese Willem de Vlamingh il quale aveva notato la presenza di inimmaginabili cigni neri su di esso.
Nel 1843 l’architetto Frederick Sherwood si stabilì con la famiglia a Perth, trasferendovi la grossa impresa di costruzioni ereditata dal padre Richard nel 1831.
Alla morte della moglie, nel 1857, per assicurare un futuro ai sei figli, mise su un birrificio, ai piedi di quello che oggi è Sherwood Court, dandogli il nome del fiume appunto, che forniva acqua pulita e fresca, mentre dai “condannati” veniva la manodopera a basso costo.
Morto Sherwood nel 1874, la famiglia diede in affitto il birrificio al capitano John Maxwell Ferguson e a William Mumme, peraltro proprietari della concorrente cittadina Stanley Brewery.
Nel 1879 la Swan Brewery fu trasferita ai piedi del monte Eliza (non lontano dalla Stanley Brewery e da un’altra nuova birreria, la Lion), mentre i vecchi edifici venivano destinati agli impianti d’imbottigliamento.
Nel 1886 la società fra Ferguson e Mumme si sciolse, e il secondo continuò come unico proprietario della Swan Brewery. L’anno dopo avvenne l’incorporazione a Melbourne della Swan Brewery Company che, nel giro di un anno rilevò la Lion Brewery.
Nel 1927 iniziò l’acquisto progressivo di altri birrifici; mentre nel 1878 la produzione veniva trasferita a Canning Vale (una zona industriale nella periferia sud di Perth), in una grande fabbrica completamente automatizzata.
A sua volta, nel 1981 la Swan fu acquistata da Alan Bond e, l’anno successivo, diventava una consociata interamente controllata dalla Bond Corporation.
Nel 1990 la neozelandese Lion Nathan rilevò il 50% della Bond Corporation, completando l’acquisto due anni dopo. Infine, nel 2009, la Lion Nathan passò alla giapponese Kirin Brewery Company.
Swan Draught, lager di colore dorato (g.a. 4,5%). In produzione fin dal 1857, costituisce la punta di diamante del birrificio. Con una media effervescenza, la schiuma bianca sbocca alquanto grossolana, sorprendentemente cremosa, e si dissolve lentamente formando un bel colletto di allacciatura alle pareti del bicchiere. L’aroma è piuttosto dolce e granuloso, a base di malto e con solo qualche indizio di luppolo. Il corpo leggero ha peraltro una scorrevole consistenza acquosa. Anche il gusto si ispira al malto, e scorre fresco, piacevole, lievemente dolce, appoggiato dal delicato amarore di un luppolo equilibratore, adesso più spigliato, incisivo. Il finale arriva secco, pulito, e si dilegua in fretta. Né si rivela più lungo il retrolfatto, con le sue impressioni dolceamare, di caramello e luppolo a base di erbe.
Emu Brewery/Perth
Fu fondata nel 1837 da James Stokes come Albion Brewery. Passò attraverso diversi proprietari, finché non venne rilevata, nel 1927, dalla Swan. Il nuovo nome invece, Emu Brewery, risale al 1908.
Emu Export, lager di colore giallo chiaro (g.a. 4,5%, 4,9 % fino al 1954); birra molto popolare per il consumo giornaliero. La carbonazione è alquanto bassa; la schiuma bianca, abbondante, sottile, cremosa, sufficientemente stabile. L’aroma, granuloso e dolciastro, sa poco di mais, ancor meno di malto, quasi per nulla di luppolo; solo un aspro indizio erbaceo affiora dal sottofondo. Il corpo tende decisamente al sottile, in una spiccata consistenza acquosa. Perfettamente in linea con il clima caldo e secco dell’Ovest, il gusto si snoda pulito e fresco, con una moderata finitura amara pressoché astringente. Solo un tocco di luppolo compare nello sfuggente finale croccante. Addirittura una lontana reminiscenza di malto esala da un retrolfatto a malapena accennato.