Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Cheddleton/Inghilterra
Birrificio in un paese dello Staffordshire, vicino a Leek. Nacque in un magazzino nel 2002, con un impianto da sei barili e con il nome di The Leek Brewing Company. Fu opera di due homebrewer, Adrian Corke e Susan Carline.
Nel 2010 piovve la manna dal cielo, con l’entrata in società di Nigel Cope, della Cottage Delight di Leek (produttore e distributore di delicatessen). L’impianto fu ampliato a 20 barili, mentre l’installazione di una modernissima linea consentiva l’imbottigliamento anche per conto di altri birrifici. Cambiava però il sistema produttivo: non più rifermentazioni in bottiglia, bensì birre filtrate e pastorizzate.
Insieme, l’azienda venne ribattezzata come Staffordshire Brewing & Bottling Supplies. E le birre prodotte per la consociata Cottage Delight venivano distribuite sotto il suo marchio.
Staffordshire Cheddleton Christmas Ale, extra special bitter/ESB di colore ambrato intenso tendente al marrone e dall’aspetto limpido (g.a. 4,6%); a triplo filtraggio. È una strana birra natalizia peraltro di grado alcolico contenuto. Con una carbonazione alquanto spinta, la schiuma ocra emerge abbondante, fine, cremosa, di buona durata e aderenza. L’aroma tiene più alla pulizia che non all’intensità, e si esprime con sentori di malti tostati, cereali, frutta secca, caffè, toffee, caramello, in primo piano e in secondo, di erbe, luppolo floreale, resina di pino. Il corpo leggero tende al medio, in una consistenza pressoché acquosa. Nella gradevole morbidezza del gusto, malto biscotto, crosta di pane, zucchero candito, miele d’arancio si scontrano, prima e si amalgamano poi, con note di torrefazione, caffè, cioccolato, cenere, terra. Il finale si rivela aspro, discretamente secco e leggermente amaro. Le suggestioni erbacee e tostate del retrolfatto accennano a una spezia indistinta, forse zenzero.
Staffordshire Snowmans Meltdown, dry stout di colore marrone molto scuro, quasi nero, e dall’aspetto impenetrabile (g.a. 4,5%). Appartiene alla linea della consociata, per cui è conosciuta anche come Cottage Delight Snowmans Meltdown. La carbonazione è abbastanza contenuta; la schiuma beige, fine, densa, cremosa, sufficientemente stabile e aderente. L’aroma si apre pulito e di una certa eleganza, con sentori di malto tostato, caffè, mirtilli, cioccolato, frutta scura troppo matura, caramello, liquirizia, e solo una sfumatura di luppolo terroso. Il corpo tende quasi allo scarno, e in una consistenza prettamente acquosa. Il gusto si snoda ugualmente pulito, ma in tono piuttosto basso, proponendo lievi tostature con qualche nota di caffè, liquirizia, malto leggermente bruciato, fumo, cenere. Una discreta acidità arriva solo nel finale. Le impressioni amaricanti del secco retrolfatto si ispirano al tostato e all’erbaceo.