Spendrups Bryggeri

Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Grängesberg/Svezia
La sua storia ebbe inizio in Danimarca nel 1735, allorché Mads Pedersen lasciò il villaggio di Spendrup per andare a fare il distillatore a Copenaghen. Nel 1855 il nipote di Mads, Jens Fredrik Oscar Spendrup, si trasferì in Svezia. Nel 1923 suo figlio, Louis, acquistò, per 65 mila corone svedesi la Grängesberg Bryggeri, fondata nel 1897 a Grängesberg appunto, nella provincia storica della Svezia centrale Dalarna.
Nel 1950 prese le redini del birrificio il figlio di Louis, Jens Fredrik jr., che per tutto il decennio raddoppiò ogni anno le vendite.
Nel 1967 fu acquistata la Mariestads Bryggeri, fondata nel 1848 a Mariestad (nella contea di Västra Götaland); ma venne chiusa già nel 1972, con il trasferimento della sua produzione a Grängesberg.
Nel 1976 divennero dirigenti della Grängesberg Bryggeri i figli di Jens Fredrik jr., Jens e Ulf.
Nel 1979 fu lanciata la prima birra a marchio Spendrup nel ristorante Operakällaren di Stoccolma. E, nel 1982, la Grängesberg Bryggeri divenne Spendrups Bryggeri.
Nel 1989 la Spendrups Bryggeri acquistò dalla Kooperativa Förbundet la Wårby Bryggerier, nella contea di Stoccolma, che, a sua volta, nel 1966 aveva rilevato dalla stessa Kooperativa la Sollefteå Bryggeri, nella contea di Västernorrland.
Due anni dopo la Sollefteå Bryggeri venne chiusa, mentre alcuni marchi, in particolare il Norrlands Guld continuarono a essere prodotti dalla Spendrups Bryggeri.
Con l’abolizione del monopolio statale del vino e dei liquori, avvenuta nel 1995 con l’ingresso della Svezia nella Comunità Europea, la Spendrups cominciò a importare e distribuire il vino. Nel 2001 iniziò a distribuire anche i liquori e a produrre su licenza la Heineken. Aggiunse infine, nel 2009, il marchio Schweppes nella sua gamma di prodotti.
Nel 2013 fu chiusa anche la Wårby Bryggerier, e tutta la produzione della Spendrups Bryggeri si concentrò a Grängesberg.
Spendrups Original, lager di colore dorato pallido (g.a. 5,2%). È la tradizionale birra svedese, prodotta in conformità al Reinheitsgebot. La carbonazione è media; la schiuma bianca, generosa, densa, stabile, e di buona allacciatura. L’aroma si apre fresco, abbastanza intenso, con un bel carattere di malto e, in secondo piano, sentori di luppolo a base di erbe. Il corpo medio ha una consistenza squisitamente acquosa per uno scorrimento della bevuta senza alcuna complicazione. Il gusto presenta una buona raffinatezza, con note amarognole che scivolano su delicata, pulita, base di malto. Anche il finale accenna al cereale, ma si smorza tra le secche impressioni luppolizzate della corta persistenza retrolfattiva.
Spendrups Old Gold, pilsener di colore biondo dorato (g.a. 4,7%). Rispetta rigorosamente il Reinheitsgebot e si offre in una caratteristica bottiglia ondulata di colore bruno. Con una carbonazione abbastanza vivace, la schiuma candida, minuta e cremosa, non abbonda, così come mostra scarsa aderenza e allacciatura. L’aroma appare piuttosto timido e dolce, nei suoi sentori di malto, grano, pane, mais, carta, che non hanno peraltro vita facile per il disturbo proveniente dal fondo di erbe appena falciate, scorza di agrumi, luppolo floreale. Il corpo, da medio a sottile, ha una consistenza moderatamente acquosa. Il gusto non si sarebbe potuto proporre in modo migliore: inizio maltato discretamente amabile, fresco prosieguo erbaceo e granuloso, chiusura leggermente luppolizzata e asciutta che lascia nel corto retrolfatto una fine sensazione amara.
Norrlands Guld Export, export di colore paglerino chiaro (g.a. 5,3%). Era il fiore all’occhiello della chiusa Sollefteå Bryggeri che la lanciò nel 1965. Divenne famosa per la sua campagna pubblicitaria di lunga durata che presentava una visione stereotipata di Norrland. Il personaggio principale, Ingemar, era un uomo rilassato che viveva una vita semplice e tranquilla, bevendo Norrlands Guld insieme agli amici, nel paesaggio incontaminato del Norrland appunto. E lo slogan recitava “Perché non essere te stesso per un momento?”. Una delle birre più vendute in Svezia, viene distribuita all’estero dalla catena di negozi IKEA. Con una media effervescenza, la schiuma bianchiccia, di grana molto minuta e pannosa, mostra buona allacciatura e sufficiente durata. Malto, erbe fresche, cereali, paglia, miele, frutta, pane appena sfornato, sidro, fieno, caramello, allestiscono un gradevole bouquet olfattivo con l’appoggio di sentori dal fondo di erbe fresche e luppolo in fiore, mentre aleggia in lontananza un timido zafferano. Il corpo medio accenna soltanto al leggero, in una consistenza alquanto acquosa. Il gusto, di un debole carattere di malto, finisce per rivelarsi piuttosto sbilanciato con l’ondata amara di luppolo erbaceo che peraltro si tira dietro una rinfrescante nota acidula proveniente dal lievito. Nel finale si mescolano secchezza e calore alcolico. Il corto retrolfatto amarognolo reca qualche impressione metallica.