Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Finchampstead/Inghilterra
Microbirrificio in un villaggio del Berkshire, nato nel 2013. Fu opera del birrofilo Darron Anley, con passato nel settore informatico.
La sua fortuna fu quella di aver potuto reclutare il carismatico e talentuoso birraio del North Carolina Ryan Witter-Merithew, passato dall’americana Duck-Rabbit Craft Brewery alla danese Fanø Bryghus che all’epoca realizzava anche le birre per famose beer firm come Mikkeller, Evil Twin e Stillwater.
Il birrificio seppe sfruttare molto bene i contatti a disposizione: pochi mesi dopo il debutto, le sue birre già prendevano la via per diversi paesi europei, Italia compresa.
Siren Liquid Mistress, amber ale di colore rosso scuro tendente al borgogna e dall’aspetto piuttosto torbido (g.a. 5,8%). Con una moderata effervescenza, la schiuma, di un beige chiaro, fuoriesce sottile, compatta, cremosa, durevole. Il ricco bouquet olfattivo propone malto tostato, albicocca, caramello, lievito, uva, pane vecchio, nocciola, polpa di agrumi, ribes nero; mentre dal fondo scalpitano sentori di erbe, luppolo fresco, aghi di pino, nonché tocchi speziati di segale e cannella. Il corpo medio ha una consistenza tra acquosa e grassa. Il gusto attacca morbido e dolce, con toffee, biscotto, frutti di bosco; si fa quindi secco e aspro con la scorza di pompelmo; chiude la corsa perentorio, con note pepate e amare di resina. Il retrolfatto dura il tempo di erogare fresche sensazioni luppolizzate.