Sail and Anchor

Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Fremantle/Australia
Il Sail and Anchor Hotel (noto anche come “Hotel dei Massoni”), di fronte ai mercati di Fremantle (nell’Australia Occidentale), fu costruito negli anni 1902-03.
Nel 1984 fu acquistato dalla Brewtech Ltd che ne fece il primo brewpub-boutique del Paese, ribattezzandolo, nel 1986, Sail and Anchor e promuovendo in tal modo la rinascita dell’interesse per i metodi di produzione tradizionali e le birre speciali.
Finito, nel 1990, nelle mani dell’Australian Leisure and Hospitality Group (ALH), l’hotel cessò la produzione di birra, per riprenderla solo nel 2010, e sotto forma di beer firm. Di conseguenza, la maggior parte delle birre furono eliminate e le poche rimaste vennero affidate per la produzione alla Gade Roads Brewing Company di Palmyra, suburbio di Fremantle.
Sail Anchor Pale Ale, american pale ale di colore ambra profondo e dall’aspetto alquanto torbido (g.a. 4,9%). La carbonazione è abbastanza contenuta; la schiuma biancastra, fine, cremosa, ma di rapida dissoluzione. La miscela di luppoli americani e australiani utilizzata si mette subito in evidenza all’olfatto, con intensi e puliti profumi di pino e agrumi che lasciano poco spazio a sentori floreali, fruttati, di miele, caramello, malto lievemente tostato. Il corpo medio presenta una spiccata consistenza acquosa. Il gusto si esprime con un morbido malto biscotto, supportato da miele e caramello, nel delicato compito di tenere in piedi, per l’intera corsa peraltro non così breve, un apprezzabile equilibrio con le note amare di un non certo remissivo luppolo agrumato. Ed è proprio la chiusura luppolizzata che lascia il palato ben pulito, pronto ad accogliere le suggestioni erbacee e di scorza d’agrume, protagoniste di un retrolfatto amarognolo, anche un po’ terroso, che però non dura più di tanto.