Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Düsseldorf/Germania
Brauhaus dei fratelli Gatzweiler, specializzata nella produzione di altbier. Qui la famiglia Gatzweiler produceva la birra di Düsseldorf sin dal 1313. Nel 1936 inaugurò la taverna-birrificio Zum Schlüssel (“La Chiave”), andata distrutta nel 1946.
Nel dopoguerra ricostruì il tutto e nel 1963 mise su una fabbrica più grande e moderna. Nel 1988 ampliò anche la tradizionale linea di produzione della altbier.
Zum Schlüssel Alt, altbier di colore bronzeo e dall’aspetto brillante (g.a. 4,8%). Reca il nome del vecchio birrificio. Con una media effervescenza, la schiuma si alza fine e duratura. L’aroma, acutamente impresso dal malto, porta un vago accento acre. Il corpo, medio-leggero, si presenta in una consistenza alquanto cremosa. Il gusto, ispirato anch’esso a un elegante malto, si snoda secco, pulito, prendendo, verso il traguardo, qualche nota acida. Il finale si esprime con esuberanti note di torrefazione e un’insistente punta amara in sottofondo. Il retrolfatto reca l’impronta incontroversa del luppolo, e si dilunga abbastanza nella propria impressione di asciuttezza.
Gatz Altbier, altbier di colore bruno (g.a. 4,8%); più conosciuta, e con il fruttato caratteristico del Basso Reno. Viene pubblicizzata con lo slogan “Gönn dir ‘n Gatz” (“Godetevi una Gatz”). Si propone con una carbonazione da lieve a media; spuma beige cremosa e di buona ritenzione; deciso aroma fruttato; corpo, medio-leggero, di trama piuttosto sottile; fresco, piacevole, sapore di malto che cede il campo all’amarore del luppolo man mano che si avvicina la fine della lunga corsa; articolata ricchezza retrolfattiva, con suggestioni di caramello, cioccolato al latte, frutta secca, alcol, luppolo terroso.