Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Unterradlberg/Austria
Fondata nel 1675, questa fabbrica nel 1868 fu acquistata dalla famiglia Egger ed è tuttora nelle sue mani.
Ampliata e modernizzata più volte per stare al passo coi tempi, la Privatbrauerei Fritz Egger è oggi un’azienda di medie dimensioni che produce anche private label ed esporta almeno il 20% in diversi paesi, addirittura in Cina. Le sue, sono birre tradizionali elaborate in ottemperanza al Codex (il Reinheitsgebot austriaco).
Egger Naturbräu, lager di colore biondo scuro (g.a. 5,2%). Con una vivace carbonazione, la schiuma sbocca abbastanza generosa e si abbassa lentamente. Al naso si offrono tenui profumi di luppolo erbaceo, con qualche vago accenno di malto, pane, miele, fieno, mais. Dal corpo medio, di consistenza acquosa, si snoda un gusto di malto su labile fondo luppolizzato. La corsa termina secca: e tutto finisce lì. Il retrolfatto, piuttosto evanescente, esala un’impressione di amarore a malapena percettibile.
Egger Naturgold, export di colore dorato intenso (g.a. 5,1%). La spuma bianca, ariosa e costante, è alimentata da una buona effervescenza, e lascia un bel pizzo nel bicchere. L’aroma presenta il luppolo in maniera alquanto fievole, quasi a voler accogliere in allegria anche malto, frutta e cereali. Il corpo, abbastanza pieno, ha una trama leggermente grassa. Il gusto di malto avverte la luppolizzazione di base, che esala comunque con discrezione le proprie note. Il finale è asciutto e lievemente riscaldato dall’etanolo. Nella corta persistenza retrolfattiva aleggia una suggestione amarognola.
Egger Leicht, light lager di colore giallo pallido (g.a. 3,5%). Propone una carbonazione alquanto sostenuta; schiuma non così ricca ma decentemente stabile; granuloso aroma di malto e luppolo, con qualche richiamo di mais; corpo leggero di tessitura pressoché acquosa; gusto abboccato appena marcato dal luppolo verso la fine della breve corsa; retrolfatto altrettanto corto ma di un forte amarore.