Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Bruck an der Glocknerstraße/Austria
Microbirrificio del Salisburghese.
Hans-Peter Hochstaffl, da meccanico di auto, passò a lavorare presso un distributore di bevande, appassionandosi all’homebrewing.
Conosciuto a una cena di lavoro il birraio della Brauerei Die Weisse di Salisburgo, svolse presso di essa un periodo di praticantato. Conseguì poi il diploma di mastro birraio e rimase a lavorare alla Die Weisse.
Finalmente, nel 2015, poté realizzare il suo sogno, con un impianto costruito con le proprie mani, assemblando parti nuove e usate.
Coadiuvato dalla moglie (Martina), nell’amministrazione, e, in sala cottura, da un aiuto birraio part-time, Hochstaffl è già riuscito a mettere a punto sette interessanti birre di autentica tradizione austriaca. Le bottiglie, tutte a rendere, hanno la chiusura a clip.
Pinzga’ Zwickl, zwickelbier di colore dorato e dall’aspetto leggermente velato (g.a. 5,1%). È la birra di maggior successo della casa, a cavallo fra tradizione e innovazione. Con una delicata effervescenza, la schiuma bianca emerge fine, compatta, durevole e aderente. Anche l’aroma ostenta una straordinaria delicatezza, con il luppolo che pare voglia tenere a battesimo i profumi alquanto timidi di malto fruttato, fiori, pane, lievito, agrumi, cereali. Il corpo medio presenta una trama piuttosto cremosa. Nel gusto, tra le note fresce di malto, bacche, agrumi, banana, lievito, biscotto, si avverte un certo piccantino, in apparenza un po’ spigoloso, ma fautore di una bevuta estremamente scorrevole. Il finale apporta una lieve astringenza, tra vegetale e medicinale. Luppolo terroso, erbe aromatiche e lievito speziato animano le impressioni ruspanti della discreta persistenza retrolfattiva.