Pink Elephant

Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Blenheim/Nuova Zelanda
Microbirrificio in una regione viticola dell’Isola del Sud, avviato nel 1990 da Roger Pink, proveniente dall’Inghilterra. Il nome vuol dire “elefante rosa”.
Le birre, solamente di fermentazione alta, risentono chiaramente delle origini del produttore.
Pink Elephant Mammoth, brown ale di colore rame brunito e dall’aspetto nebuloso (g.a. 7%). Con una moderata effervescenza, la schiuma, terra di Siena bruciata, sbocca sottile, cremosa, durevole e di buona allacciatura. Malto torrefatto, prugna secca, liquirizia, frutta scura troppo matura, caramello, uvetta, pino, noci tostate, lievito fruttato, un pizzico di pepe e un alito di alcol, allestiscono un bouquet olfattivo di elevata intensità e finezza attraente. Il corpo, medio-pieno, presenta una trama leggermente sciropposa. Il gusto, nella sua lunga corsa, si esprime, in una sequenza senza soluzione di continuità, dolce e maltato, secco e amarognolo, acidulo e speziato. Nel finale, il calore quasi bruciante dell’etanolo diluisce l’asprezza delle tostature. Dalla discreta persistenza retrolfattiva esalano piacevoli impressioni amarognole, di caffè e polvere di cacao.