Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Vienna/Austria
L’ultimo grande birrificio rimasto a Vienna, col nome del quartiere in cui nacque, oggi 16° distretto della capitale.
Fu fondato, nel 1837 con il nome di Planksche Brauerei, dal mastro mugnaio Heinrich Plank su autorizzazione della diocesi di Klosterneuburg.
Nel 1850, rilevato dai cugini Ignaz e Jacob von Kuffner di Lundenburg (in Moravia), divenne un grande birrificio. Ma l’ampliamento maggiore avvenne quando l’imperatore Francesco Giuseppe fece abbattere le mura della città e cominciarono a essere costruiti numerosi edifici residenziali.
Nel 1882 il birrificio fu rilevato dal figlio di Ignaz von Kuffner, Moriz, che nel 1905 lo trasformò in una società per azioni; ma poi, ancor prima dell’annessione dell’Austria alla Germania nazista, dovette venderlo a un prezzo piuttosto basso per le sue origini ebraiche.
Il compratore, Gustav Harmer, per due anni dopo la guerra fu costretto a lasciare gli affari. Poi, con la liberazione da parte degli alleati, il birrificio fu temporaneamente gestito dai russi, prima che la famiglia Harmer riuscisse a provare legalmente l’acquisto. A loro volta, gli eredi di Moriz von Kuffner, morto a Zurigo nel 1939, furono risarciti per la loro espulsione e le minacce del regime nazista che aveva portato alla vendita dell’azienda.
Quotata in borsa dal 1986, nel 2007 la Ottakringer Brauerei avviò una partnership con un’azienda iraniana per costruire una fabbrica di birra analcolica a Teheran.
Oggi, al 70,31% di proprietà della Getränke-Industrie Holding di Amburgo, la società austriaca possiede, a sua volta, il 49% delle tedesche Innstadt Brauerei AG (proprietaria al 100% della Innstadt Brauerei Passau) e Glückauf-Brauerei di Gersdorf.
La sua produzione annua è di 530 mila ettolitri di birra, con una quota di mercato nazionale di circa l’8%. Le birre si esaltano per il sapore di malto; mentre l’elevata percentuale di luppolo Saaz conferisce all’aroma una freschezza floreale.
Ottakringer Helles, helles di colore giallo dorato chiaro (g.a. 5,2%). Una delle più autentiche birre austriache nella sua tipologia, costituisce il marchio più popolare della casa. L’effervescenza media produce una schiuma bianca minuta, densa, stabile e aderente. L’aroma si apre con un interessante mix di malto e luppolo dai sentori dolci ed erbacei. Il corpo, da leggero a medio, ha una consistenza schiettamente acquosa. Il gusto, con le sue note di malto, esteri fruttati, caramello, grano, mais, pane, fieno, luppolo erbaceo, scorza di agrumi, sa essere moderatamente abboccato, lievemente amaro, piacevolmente acido. Il finale, granuloso, abbastanza asciutto e pulito, sfocia nelle impressioni amarognole del corto retrolfatto.
Ottakringer Wiener Original, lager/vienna di colore ambrato con riflessi rossicci (g.a. 5,3%); realizzata in base a una ricetta di 100 anni fa. Con una carbonazione modesta, la spuma, di un bianco sporco scuro, sbocca sottile, spessa, abbastanza resistente. Il bouquet olfattivo non è certo esplosivo, comunque pulito e piacevole, con sentori di malto caramellato leggermente tostato, luppolo floreale, miele, erba, crosta di pane appena sfornato, fieno, e un alito di alcol. Il corpo medio tende al pieno, in una consistenza piuttosto acquosa. Anche nel gusto il malto caramellato si mette subito in mostra con la sua dolcezza, seguito a ruota da un erbaceo alquanto aspro che finisce per diventare secco e moderatamente amaro in prossimità del traguardo. La corsa, di durata più che regolare, termina all’insegna del Saaz utilizzato, con una punta di acidità rinfrescante. Impressioni di malto tostato, cereali, lievito, nocciola, limone, animano l’articolata ricchezza del retrolfatto.
Ottakringer Gold Fassl Pils, pilsner di colore dorato pallido (g.a. 4,8%); tipico prodotto austriaco, che si rifà alla tradizione della Repubblica Ceca. Con una vivace effervescenza, la ricca spuma bianca trabocca fitta, cremosa, tenace. Il delicato aroma di malto spira col supporto dei generosi sentori di luppolo floreale, grano, erbe, lievito, fieno, pane. Il corpo, da leggero a medio, è di trama acquosa. Nel gusto, è un luppolo piccante a servirsi invece della solida base di malto per improntare la corsa di media durata a un aspro amarore che finisce per diventare un po’ acido in prossimità del traguardo. Nel corto finale l’amaro s’intensifica, introducendo un secco retrolfatto di tabacco ed erbe aromatiche.
Ottakringer Gold Fassl Spezial, oktoberfest/märzen di colore giallo dorato (g.a. 5,6%). La carbonazione è modesta; la cremosa schiuma bianca abbonda e regge molto bene. Al primo impatto, l’aroma sembra quasi neutro; poi pian piano cominciano a spirare delicati sentori di malto granuloso, lievito, pane tostato, luppolo fruttato, nonché qualche alito di tabacco, pepe, cannella. Il corpo medio ha una consistenza piuttosto acquosa. Nel gusto, un luppolo a base di erbe, col proprio morbido amarore, tiene molto bene in equilibrio la dolcezza del malto, del caramello, del miele, per tutta la durata di una corsa regolare; poi subentra un amaro secco e pungente. Le suggestioni del retrolfatto si dilungano abbastanza, improntate all’estrema pulizia e a un timido riscaldamento alcolico.