Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Whimple/Inghilterra
John O’Hanlon, un irlandese che si era formate le ossa in un pub della contea di Kerry, nel 1995 si trasferì a Londra, comprò un locale malandato (3 Crowns) e, l’anno dopo, aprì un pub tipicamente irlandese che, grazie all’ottima birra, si fece presto una buona reputazione. Nel 1999 si dotò di un piccolo impianto d’imbottigliamento, intuendo le opportunità della birra in bottiglia appunto.
Nel 2000 passò a Whimple, nel Devon, e, nel 2003, cominciò a produrre la Thomas Hardy’s Ale che però abbandonò cinque anni dopo.
Infine, nel 2013, vendette a Dan Taylor e Jim Bungard l’azienda che semplificò il nome in Hanlon’s Brewery.
O’Hanlon’s Goldblade, wheat beer di colore oro pallido e dall’aspetto torbido (g.a. 4%); conosciuta anche come Double Champion Wheat Beer e O’Hanlon’s Wheat Beer. La birra della casa di maggior prestigio, condizionata sia in botte che in bottiglia. Utilizza malto chiaro, grano e caramalt; luppolo delle varietà Challenger, Cascade e First Gold; scorza d’arancia di Curaçao e coriandolo. Con una vivace effervescenza, la spuma bianca prorompe enorme, a grosse bolle e con un’allacciatura piuttosto appiccicosa. L’aroma si schiude delicato ed elegante, offrendo profumi fruttati dai lievi sentori speziati. Il corpo, da medio a leggero, presenta una consistenza acquosa un po’ stagnante. Il gusto, fresco e fruttato, con evidenti note di pompelmo, chiude la corsa in discreta asciuttezza, lasciando nel corto retrolfatto gradevoli sensazioni pulite e amarognole.