Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Denver, Colorado/USA
Nel 1991 George Hanna e sua moglie Lynne inaugurarono l’Oasis Brewer Pub, il cui successo portò all’apertuta, nel 1997, dell’Oasis Annex, un’altra struttura, questa, di ben 12 mila piedi quadrati. Poi, alla fine degli anni Novanta, arrivò il periodo nero che determinò la chiusura dei due impianti.
Ma il 9 ottobre del 2017, in Highlands Square, rinasceva l’Oasis, in un vecchio edificio che aveva ospitato una chiesa.
Oasis Pale Ale, american pale ale di colore dorato (g.a. 5%); classica birra chiara americana. Con una media effervescenza, la schiuma bianca fuoriesce minuta, solida e di allacciatura decente. L’aroma si apre piuttosto amaro, di fiori, resina, pompelmo, con sottostanti sentori di frutta, grano tostato, miele, pane, caramello. Il corpo, da leggero a medio, è di consistenza acquosa. Il gusto invece mostra una certa propensione, prima, per il dolce e, poi, per il fruttato. Ma siamo appena a metà percorso; il resto, è appannaggio di un luppolo speziato con ben distinte note terrose. Il finale, asciutto e pulito, sa anche essere fresco, con una punta delicatamente acida. Il retrolfatto non dura tanto, il tempo di esalare le sue sensazioni amarognole.