Oakleaf Brewing Company

Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Gosport/Inghilterra
Microbirrificio, nell’Hampshire, fondato nel 2000 da Dave Pickersgill e dal figliastro Ed Anderson, ex birraio nella catena di brewpub Firkin. Le loro birre avevano una discreta distribuzione locale, in pub e beershop.
Poi le cose cambiarono e, nel 2016, l’azienda fu rilevata dalla società d’investimento Just Develop iT. Il nome cambiò in Fallen Acorn Brewing Co. Fallen Acorn vuol dire “ghianda caduta”, un omaggio quindi ai 16 anni di attività con i quali il birrificio Oakleaf aveva dato lustro alla scena birraria nell’Hampshire. Il personale invece rimase lo stesso, e Ed Anderson cominciò a elaborare nuove birre in aggiunta a quelle già in produzione.
Oakleaf Hole Hearted, golden ale di colore oro antico e dall’aspetto lievemente torbido (g.a. 4,7%); disponibile anche in bottiglia, rifermentata. Utilizza soltanto il luppolo Cascade, il preferito, per la sua aromaticità, dai birrifici artigianali statunitensi. Inizialmente, veniva prodotta in esclusiva per il pub di Portsmouth The Hole in The Wall. Poi il favore dei consumatori e i riconoscimenti in tanti concorsi portarono all’inserimento in pianta stabile. La carbonazione appare piuttosto alta; la schiuma, di un bianco sporco, sbocca sottile, cremosa e sufficientemente duratura. All’olfatto si esaltano le caratteristiche del luppolo usato: piacevoli profumi floreali e speziati, con ben distinti sentori di pompelmo. Solo dal sottofondo arriva qualche alito erbaceo, di malto, uva, in particolare di frutta tropicale. La leggerezza del corpo ben si addice alla trama acquosa. Anche nel gusto il rampicante si fa la parte del leone, servendosi prepotentemente della solida base di malto biscotto per imporre, in perfetto equilibrio, note secche e amare che finiscono per diventare alquanto astringenti verso la fine del persorso di media durata. Il retrolfatto dura abbastanza per alleggerirsi delle sue sensazioni erbacee e di tostature che convivono in armonia con l’asprezza della scorza di agrumi.