Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Brookvale/Australia
Diciamo subito che Brookvale è un sobborgo, a una quindicina di chilometri a nord di Sidney, con forte presenza di immigrati italiani, in particolare calabresi.
Qui, nel 2014 fu inaugurato il birrificio Nomad Brewing Company, una collaborazione tra Leonardo di Vincenzo (Birra del Borgo) e Kerrie Abba e Johnny Latta di Experience it Beverages, il principale distributore australiano di birre artigianali importate e locali.
Lo start up fu affidato a Brooks Caretta, birraio nomade, ex di Birra del Borgo e che già aveva avviato le birrerie a Eataly New York e a Eataly Roma, sempre con Di Vincenzo socio.
Nomad Brewing Company non è una costola australiana di Birra del Borgo. Le ricette sono infatti originali e hanno una propria identità, con utilizzo, da parte di alcune, di ingredienti tipicamente australiani. Così come lo stesso birrificio è rimasto estraneo alla vendita di Birra del Borgo: Di Vincenzo dunque è diventato amministratore delegato di Birra del Borgo ma è rimasto socio di Nomad Brewing Company.
Nomad Brewing Company infine offre un’ampia gamma di birre, tra regolari, stagionali, occasionali e collaborazioni.
Nomad Long Trip Saison, saison di colore arancio pallido e dall’aspetto leggermente velato (g.a. 6,6%). La ricetta contempla: malto d’orzo, frumento, luppoli europei e americani, una speciale varietà di chicchi di caffè di una torrefazione locale, pepe della Tasmania e semi di acacia australiana. Con una carbonazione piuttosto sostenuta, la schiuma biancastra prorompe ricca, pannosa, sorprendentemente stabile. L’olfatto ostenta un’elevata intensità, anche se la finezza non va al di là della gradevole. Subito, l’esplosione di salvia, cannella, pepe, alloro, cardamomo, lavanda, funk di fattoria; quindi, più blandi ma non tanto meno persistenti, odori di frutta matura, cedrina, malto, sambuco, tostature, lievito, agrumi, luppolo floreale. Il corpo medio è di una consistenza decisamente acquosa. Il gusto ha un percorso vivace, scorrevole: inizia con la dolcezza del miele e del malto biscotto, continua con frutta sciroppata e zucchero candito. Poi arrivano le “dolenti”, ma piacevoli, anzi attese, note acidule di frumento e amare di terra ed erbe officinali. Il finale si propone aspro, pepato, polveroso, e anche un po’ astringente. Impressioni amare di caffè e secche, croccanti, di torrefazione animano la lunga persistenza retrolfattiva.