Nile Breweries Limited

Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Jinja/Uganda
Il quartier generale e il birrificio principale si trovano nella città di Njeru, nel distretto di Buikwe, circa sei chilometri a nord-est del quartiere centrale degli affari di Jinja.
Nacque nel 1951, come unico birrificio a Jinja (lungo le rive settentrionali del lago Vittoria, vicino alla sorgente del Nilo Bianco), con capitali e assistenza messi a disposizione da imprenditori tedeschi. E fino al 1971 ebbe ottimo sviluppo; per poi cadere, nel 1972, con la nazionalizzazione da parte del regime dittatoriale di Idi Amin Dada, in uno stato di assoluto abbandono.
Nel 1997 la SAB (ufficialmente, The South African Brewries Limited) acquistò il 40% del birrificio, per arrivare, nel 2001, alla piena proprietà. Nel 2013 NBL aveva una quota di mercato nazionale del 52%.
Sempre nel 2013, fu aperto un secondo birrificio a Mbarara (155 miglia a sud-ovest di Kampala). Questo impianto, che utilizza sorgo, mais e orzo coltivati principalmente nella regione, oltre alla distribuzione locale, esporta nel Sudan del Sud e nel Congo.
NBL ha una produzione annua di 2,4 milioni di ettolitri, e solo di bassa fermentazione. Per ridurre poi la dipendenza dall’importazione delle materie prime, ha promosso l’uso del sorgo, coltivato localmente, lanciando il marchio Eagle.
Club Pilsner, american adjunct lager di colore giallo chiaro (g.a. 4,5%). Lavorata con aggiunta dello zucchero di canna, matura per circa tre settimane. La carbonazione è media; la schiuma bianca che si forma, fine, vaporosa, di sufficiente durata. L’aroma si libera granuloso e piuttosto aspro; con sentori di malto, erbe, mais, fieno, miele, cenere, mosto fresco, buccia di limone essiccata, foglie di tabacco, menta piperita, e solo un accenno di luppolo floreale. Il corpo appare sottile, e di consistenza acquosa. Il gusto si snoda alquanto dolce, con una delicata base di malto che regge cereali fermentati e il leggero luppolo erbaceo. Una punta acida proviene da note terrose e di lievito secco. Non mancano insomma gli elementi perché il prodotto possa esprimere le sue proprietà rinfrescanti in assoluta semplicità. Il brusco finale si rivela relativamente asciutto, con persistente granulosità floreale. Qualche impressione di fieno ammuffito esala dallo sfuggente retrolfatto.
Nile Special (Lager), lager di colore dorato pallido (g.a. 5,6%); conosciuta anche come Nile Special Export. È il marchio di punta della NBL, che ha peraltro mietuto un sacco di premi. Preparata con una buona percentuale di zucchero di canna impastato insieme al malto d’orzo, matura mediamente per tre mesi. La carbonazione è abbastanza vivace; la schiuma bianchiccia, di buona ritenzione, anche se poco aderente. L’aroma si apre fresco e insistente di malto, grano, mele mature, e con qualche timido sentore di luppolo erbaceo. Il corpo, da leggero a medio, ha una tessitura parecchio acquosa. Il gusto, dal delicato equilibrio tra il dolce e l’amaro, si snoda pieno, denso, con piacevoli note di esteri fruttati. Il finale tende all’abboccato, nella sua secca consistenza floreale. Sensazioni pressoché aspre, nonché acidule e amarognole insieme, trovano la maniera di conferire freschezza nello sfuggente retrolfatto.