Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Villeneuve d’Ascq/Francia
Microbirrifio nel dipartimento del Nord, fondato nel 1999 da Mathieu Lepoutre nella sua fattoria Sens.
La produzione, di 2 mila ettolitri annui e nel pieno rispetto del Reinheitsgebot, utilizza malto e luppolo provenenti da coltivazioni biologiche.
Moulins d’Ascq Blonde, belgian ale di colore giallo sfumato e dall’aspetto lievemente velato (g.a. 6,2%); rifermentata in bottiglia. Con una media effervescenza, la schiuma bianca, minuta e cremosa, ostenta buona stabilità. L’aroma si libera finemente fruttato e, sotto la sua egida, spirano in armonia sentori floreali, agrumati, rustici e, un po’ più tardi, di malto, lievito, banana. Il corpo, medio-leggero, ha una morbida consistenza oleosa. Nel gusto invece, è il malto a operare l’imbocco, subito riportato in equilibrio da note di lievito, fiori, frutta, luppolo, chiodi di garofano: una dolcezza moderata insomma, con la giusta dose di amaro e l’indispensabile punta di rinfrescante acidità. Nel breve finale stacca un erbaceo amarognolo, alquanto astringente, presto però stemperato dalle impressioni agrodolci di frutta matura e scorza di limone avvolte in un caldo alone alcolico e speziato.