Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Hof/Germania
Birreria privata di medie dimensioni.
Risale al 1731, quando la famiglia Meinel ottenne il diritto di produrre e commercializzare birra. E la fabbrica sorse nell’ex cava di Hof, in Baviera.
Il birrificio invece sulla vecchia Plauener Straße, giunto fino a noi, fu costruito nel 1902 da Georg Meinel. Mentre la vicinanza al parco pubblico Theresienstein gli è valso il titolo di Brauerei am Park.
Oggi l’azienda è nelle mani di Gisela Meinel-Hansen, della 12a generazione. Hansen è il cognome del marito, il mastro birraio Hans-Joachim.
La produzione brassicola, che non va oltre i 20 mila ettolitri annui, comprende birre robuste e di notevole carattere. Le materie prime, tutte locali, provengono da colture controllate. Sicché, nel 1999, la Meinel-Bräu ricevette il sigillo di qualità “Qualität aus Bayern” dall’Associazione di birrifici di medie dimensioni.
Oltre a essere birrificio, l’azienda è anche distilleria (con vari liquori di birra) e fabbrica di bevande analcoliche a marchio Clarella.
Meinel-Bräu Doppelbock Hell, doppelbock di colore dorato pallido (g.a. 8%); commercializzata tra novembre e metà gennaio. Con una morbida effervescenza, la schiuma bianca sbocca abbondante, cremosa, di buona allacciatura e altrettanta durata. L’olfatto si esprime con un deciso malto dolciastro e speziato, alla cui ombra spirano sentori di miele, pane, frutta, lievito, fiori, terra, erbe aromatiche. Il corpo, medio-pieno, ha una consistenza oleosa. Anche il gusto ha un inizio amabile, mieloso, che però si asciuga presto prendendo una connotazione amara di luppolo floreale, a sua volta, fagocitata dalla calda dolcezza dell’etanolo, peraltro presente da subito ma non invadente. Il percorso gustativo, di una durata da media a lunga, termina con una sottile speziatura erbacea amara. Nel persistente retrolfatto si rincorrono armonicamente fervide sensazioni fruttate, di malto granuloso, vaniglia, caramello bruciato.
Meinel-Bräu Absolvinator, starkbier di colore rosso ambrato intenso e dall’aspetto confuso (g.a. 7,5%); prodotta una volta all’anno e maturata per quattro mesi. Porta il nome dell’associazione studentesca RAAV Absolvia Hof 1869. Il tradizionale Starkbieranstich, nel fine settimana dopo il mercoledì delle Ceneri, viene celebrato nel cortile del birrificio. Con una media effervescenza, la schiuma, di un bel crema, si leva abbondante, densa, di sufficiente durata. Malto caramellato, biscotti, pane di segale, cacao, frutti scuri, melassa, zucchero di canna, toast bruciacchiato, luppolo erbaceo, sono alla base di un aroma inzialmente pesante e appiccicoso che va poi via via stemperandosi in gradevoli sentori freschi e puliti. Il corpo, medio-pesante, ha una trama alquanto grassa. Il palato richiama le sensazioni avvertite al naso, con aggiunta di liquirizia e tostature; ma qui, fin da subito, emerge un morbido amarore di luppolo che non lascia adito al minimo sbilanciamento. Nel finale, s’impone l’alcol, sotto sembianze più vinose che liquorose, comunque in una venatura secca e aspra. Nella sua lunga persistenza, il retrolfatto si prodiga con piacevoli impressioni di malto dolce fruttato, liquirizia, cioccolato.