Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Sudbury/Inghilterra
Nel 1795 la famiglia Mauldon fondò, nel Suffolk, la birreria White Horse che, rilevata da Greene King nel 1958, due anni dopo fu chiusa.
Sullo stesso sito, nel 1982, un discendente dei Mauldon, Peter, proveniente dalla Watney’s, chiusa nel 1979, aprì l’attuale microbirrificio.
Nel 2000 l’attività passò a Steve e Alison Sims, ex dipendenti di Adnams, che, nel 2005, si trasferirono in un nuovo edificio, raddoppiando la produzione con un impianto da 30 barili e ampliando la gamma di prodotti fortemente caratterizzati dal malto.
Mauldons Black Adder, stout di colore marrone scuro, quasi nero, con sfumature rubino e dall’aspetto opaco (g.a. 5,3%); disponibile sia in botte che in bottiglia. Introdotta nel 1988, tre anni dopo fu premiata come “migliore birra della Gran Bretagna”. La spuma beige, fine, cremosa e di rapida dissoluzione, è dovuta a una carbonazione da morbida a piatta. Nocciola e noce, caffè e cioccolato fondente, caramello e melassa, carbone e fumo, vaniglia e liquirizia, frutti di bosco e scuri, cuoio e malto pesantemente tostato, sono gli artefici di un’intensità olfattiva molto elevata che però non va oltre una gradevole finezza. Il corpo medio presenta una tessitura alquanto grassa. Nel gusto, pieno, appagante, inizia un malto leggero, segue una delicata tostatura che precede melassa e ribes nero, quindi entra in scena, a ristabilire l’equilibrio in prossimità del traguardo, un amarore secco e acre. E, proprio sul punto di arrivo, il caffè “sgancia” una rinfrescante e persistente nota acida. Il finale arriva carico di torba e rovere. Polverose impressioni erbacee e resinose conferiscono una certa piacevolezza al corto retrolfatto.