Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
South Burlington,Vermont/USA
Birrificio fondato nel 1994 a Burlington e trasferitosi, tre anni dopo, nella sede attuale.
Cresciuto in fretta, nel 2008 poté rilevare la Pyramid Breweries di Seattle; ma fu, a sua volta, acquistato nel 2010 dalla North American Breweries di Rochester, anch’essa finita, nel 2012 alla costaricana Florida Ice and Farm Company (FIFCO).
L’attuale produzione annua supera i 180 mila ettolitri. Si tratta di birre aromatiche, robuste e con buona presenza di luppolo. Vengono realizzate anche diverse stagionali; mentre i lotti unici sono disponibili solo presso l’opificio.
Magic Hat Blind Faith, india pale ale di colore ambrato dalle tonalità rossastre (g.a. 6,2%). È il prodotto più rappresentativo della casa, fermentato con un ceppo di lievito vecchio di 150 anni. Con una media effervescenza, la schiuma bianchiccia si alza soffice e cremosa, durevole e aderente. L’aroma è tutto del malto che, con la sua dolcezza, quasi soffoca i timidi sentori di agrumi, frutta, erbe, pino, luppolo floreale. Il corpo, medio-pieno, ha una tessitura oleosa piuttosto appiccicosa. Il gusto ostenta una vivacità esuberante: su massiccio fondo di malto aleggiano note speziate di luppolo che combinano un sorprendente equilibrio per l’intera lunga corsa. Anche nel finale compare una certa dolcezza, con un tocco di lievito; subito però una secchezza agrumata prende il sopravvento. Nel discreto retrolfatto si esibiscono impressioni amarognole di un luppolo più terroso che resinoso.