Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Saint Saviour/Inghilterra
Birrificio nell’isola di Jersey.
Nel 1905 a Saint Helier (sempre nell’isola di Jersey), in Ann Street, nacque la Ann Street Brewery appunto. Ma, su tale sito (già Rue es Helles), un fabbricante di malto, J.S. Palmer, produceva birra dal 1871.
L’espansione ebbe inizio dal 1971, col nuovo capo, Ian Steve. Cominciarono le partecipazioni in più di 100 pub delle Channel Islands. Poi il declino del turismo indusse a sporgere la testa fuori dalle Isole: acquisto, sulla terraferma, di pub e della catena di ristoranti Brubeckers; in Francia, di L’Abeille, fornitore leader di private label bibite di supermercati.
Senza ovviamente trascurare le opportunità che si presentavano nelle Isole del Canale. Nel 1997 fu rilevato il brewpub Tipsy Toad di Saint Peter, nato nel 1992; l’anno dopo fu la volta della Guernsey Brewery, di Saint Peter Port, che fu addirittura chiusa.
Poi Tom Scott, un espatriato inglese che a metà degli anni Ottanta si era trasferito nelle Isole del Canale per sfuggire alle tasse britanniche, con l’acquisizione di una partecipazione, divenne presidente della Ann Street Brewery. E, nel 2002, riunì sotto la proprietà di CI Traders (la sua società) anche Ann Street Brewery e Le Riches Stores (catena di alimentari).
Nel 2004 la produzione di Ann Street Brewery e Tipsy Toad fu trasferita nello stabilimento di Saint Saviour, nell’isola di Jersey. Nel 2008, a seguito di un management buy-out, la fabbrica di birra passò sotto la proprietà del Liberation Group e, nel 2011, divenne Liberation Brewery. Mentre le birre conservavano il marchio di Liberation e Mary Ann.
Infine, nel 2016, il Gruppo di Liberazione fu acquisito da Caledonia Investments, una società di fondi d’investimento nel Regno Unito con sede a Londra.
Mary Ann Best Bitter, ordinary bitter ale di colore marrone rossastro (g.a. 3,5%). La carbonazione è superiore alla media; la schiuma beige, fine, cremosa, stabile. Odori floreali, erbacei, fruttati, di malto, luppolo, caramello, pane tostato, cioccolato, zucchero bruciato, caffè leggero, caratterizzano un olfatto non così intenso ma persistente. Il corpo, da sottile a medio, ha una consistenza un po’ grassa. La dolcezza iniziale del gusto si attenua pian piano, fino a trasformarsi in contenuto amarore, delicato, piacevole. La corsa, di durata media, si chiude con un accenno di caramello tostato, secco e dall’accento acido. Una suggestione di luppolo speziato anima la discreta persistenza retrolfattiva.
Liberation I.P.A., india pale ale bronzea (g.a. 4,8%). Con una moderata effervescenza, la spuma color crema emerge sottile, compatta, tenace. L’aroma si apre dolce e fruttato, con malto, caramello, biscotti, crosta di pane, lievito, erbe aromatiche, luppolo floreale. Il corpo medio ha una tessitura da grassa ad acquosa. Note di malto tostato, pino, pompelmo, limone, erba, burro, lievito, frutta, caramello, caratterizzano un gusto lungo e intenso. Mirtilli e agrumi si esaltano nel corto finale. Il retrolfatto dura il tempo di erogare le sue stuzzicanti impressioni resinose.