Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Petaluma, California/USA
Birrificio nella contea di Sonoma. Nacque però a Lagunitas, nella contea, sempre californiana, di Marin. Fu opera, nel 1993, di Tony Magee, che, dopo appena un anno, con la crescita aziendale, dovette trasferirsi in una sede più grande, a Petaluma.
Impegnato nel marketing, Tony Magee, dopo cinque anni, passò a dedicarsi esclusivamente alla produzione della birra.
Nel 2014 fu inaugurata una seconda fabbrica, a Chicago; mentre veniva programmata, per il 2018, l’apertura di un terzo stabilimento, a Azusa, nella contea sempre californiana di Los Angeles, con l’intento di entrare nel mercato sudamericano, in particolare, quello messicano.
A settembre del 2015 infine, la Lagunitas, per espandere le proprie operazioni a livello globale, vendette alla Heineken il 50% del capitale societario. Perdeva così lo status di birrificio artigianale sotto l’egida della Brewers Association (che ammette la partecipazione di un produttore industriale fino al 25%). In ogni modo, due anni dopo, la Heineken ne era proprietaria al 100%.
Lagunitas India Pale Ale (IPA), india pale ale di colore oro antico con sfumature ramate e dall’aspetto leggermente velato (g.a. 6,2%); il “gioiello” della casa e la birra più consumata in California. Con una media effervescenza, la schiuma bianca, sottile, compatta, cremosa, mostra anche buona durata. Pino e pompelmo dominano all’olfatto, col beneplacido di malto, caramello, biscotti al burro, luppolo erbaceo, frutti di bosco, scorza d’arancia, lievito piccante. Il corpo, da leggero a medio, ha una consistenza marcatamente oleosa. Nel gusto, l’imbocco amabile di malto è seguito a ruota dal fruttato tropicale; ma la chiusura della concitata corsa tocca al luppolo, con la sua freschezza floreale. Il finale si rivela lungo, intenso, di un amarore a tratti pungente. Non è da meno, quanto a persistenza, il retrolfatto, che richiama pino e pompelmo, in un’atmosfera prettamente vegetale.
Lagunitas Sonoma Farmhouse Hop Stoopid, double/imperial IPA di colore oro pallido e dall’aspetto lievemente velato (g.a. 8%); conosciuta anche come Lagunitas Hop Stoopid. Con un’effervescenza piuttosto alta, la spuma bianca emerge non così abbonandante ma compatta e duratura. Luppoli americani, caramello, agrumi, aghi di pino, malti tostati, frutta tropicale, toffee, terriccio umido, spirano intensi e persistenti al naso. Il corpo, medio-pieno, ha una consistenza a chiazza di petrolio. Il gusto richiama le medesime sensazioni avvertite all’olfatto, con maggiore complessità di malto, comunque in equilibrio con il pungente amarore e la secchezza emergente. Il finale resinoso si rivela estremamente pulito, mentre l’alcol fa finalmente il suo ingresso in campo, con garbo e sottile riscaldamento del palato. Il retrolfatto sembra non voglia mai finire, deliziando con impressioni di erbe, scorza di pompelmo, luppolo in fiore.