Klosterbrauerei Ettal

Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Ettal/Germania
L’abbazia benedettina di Ettal, in Alta Baviera, fu fondata nel 1330 da Ludovico IV il Bavaro, imperatore, dal 1328, del Sacro Romano Impero. E, originariamente, aveva la sua fabbrica di birra nei pressi di Oberammergau.
La Klosterbrauerei Ettal invece sorse nel 1609, a opera dell’abate Leonhard Hilpolt.
Con la secolarizzazione del 1803, la Klosterbrauerei non sospese la produzione; ma nel 1809 tutto il complesso monastico fu venduto dal Governo a Josef Generalpostdirektionsrat di Elbling.
Una sostanziale ricostruzione della fabbrica si ebbe nel 1856, quando il convento passò nelle mani del conte Ludwig von Pappenheim.
Ma soltanto nel 1900 la produzione di birra poté essere ripresa dai monaci, col ristabilimento ovvero del monastero. La fabbrica fu completamente rinnovata e portata allo stato attuale della tecnica.
Anche se più nota per un brandy di frutta, la Klosterbrauerei Ettal produce, con l’acqua delle montagne vicine, birre tipicamente bavaresi e di sicuro non meno interessanti.
Le birre destinate all’estero, eccetto l’Austria, vengono prodotte presso il birrificio Licher, sotto lo stretto controllo dei monaci.
Benedictiner Weissbier, hefe weizen di colore arancio carico con riflessi ramati e dall’aspetto particolarmente torbido (g.a. 5,4%). Con una morbida carbonazione media, la schiuma, di un bianco sporco, erompe alta, pannosa, compatta, per poi depositarsi rapidamente. L’aroma si libera fresco, intenso, con sentori di lievito, grano, erba, pane, banana, e una punta di coriandolo. Il corpo, pieno e mediamente rotondo, ha una trama leggermente acquosa. Il gusto, con decisa tendenza al dolce, presenta un rivestimento di malto, asciutto e con un tocco di acidità. Il retrolfatto si dimostra lungo e speziato, non senza qualche impressione erbacea.
Stagionale
Ettaler Curator Doppelbock, doppelbock di colore rosso bordeaux scuro (g.a. 9%); prodotto invernale. L’effervescenza è morbida ma scarsa; la schiuma beige, cremosa e di media durata. L’aroma si espande intenso, ostinato, con sentori di malto, caramello, zucchero candito, frutti scuri dolci, lieve cioccolato, tostature, e, in particolare, di alcol. Il corpo appare più sul sottile, in una consistenza leggermente oleosa e alquanto appiccicosa. Malti ricchi a più strati e frutta matura caratterizzano il palato, con un morbido e persistente amaro da luppolo. Il finale si presenta abbastanza pulito, asciutto, quasi agrodolce. La lunga persistenza del retrolfatto è all’insegna di un amabile fruttato, caldo, avvolgente.