Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Chico, California/USA
Beer firm fondata nel 2010 da Steve Altimari e John Anthony, entrambi provenienti da esperienze brassicole.
Steve, dopo 12 anni nell’alta tecnologia, aveva fatto il corso per mastro birraio e lavorato, vincendo anche diverse medaglie al Great American Beer festival, presso la Valley Brewing Company di Stockton.
John, dopo 25 anni di marketing, aveva fondato la Craft Brewers Distributing, azienda di distribuzione dei prodotti di vari birrifici. E aveva così avuto modo di conoscere Steve.
Per la produzione, la High Water si serve di diversi stabilimenti, in particolare della Drake’s di San Leandro, della Devil’s Canyon di Belmont e della Hermitage di San Jose.
High Water No Boundary IPA, india pale ale dorata con riflessi aranciati e dall’aspetto piuttosto velato (g.a. 6,5%); prodotta, in precedenza, dalla Drak’es, poi, dal 2013, presso la Hermitage. Con un’effervescenza piuttosto contenuta, la schiuma bianca si leva fine, cremosa e di buona ritenzione. L’olfatto appare molto piacevole, con quei suoi freschi sentori di agrumi, luppolo fruttato, resina, erbe aromatiche, caramello, tè e pane tostato. Il corpo medio presenta una tessitura alquanto oleosa. Il gusto si propone con una robusta base di malto, su cui scorrono quasi ritmicamente pulite note di biscotto, tè, malto tostato, frutta tropicale. Il finale arriva semisecco e gradevolmente luppolizzato. Il retrolfatto è breve, intenso, segnato da erbe alquanto piccanti.