Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Bierghes/Belgio
Siamo nel Brabante Vallone, dove, dal 1977, Bierghes fa parte del comune di Rebecq.
Qui, nel 2009, nacque la Gueuzerie Tilquin, il primo assemblatore di lambic della Vallonia. Fu opera di Pierre Tilquin, con formazione in ingegneria biomedia, un corso di Brewing Technology a Lovanio ed esperienze pratiche presso i birrifici Huyghe, 3 Fonteinen e Cantillon. Ovviamente parteciparono al progetto altri imprenditori, tra cui Grégory Verhelst della Brasserie Artisanale de Rulles.
La Gueuzerie Tilquin acquista il mosto da vari produttori (Boon, Lindemans, Girardin e Cantillon) e lo mette a fermentare e maturare in oltre 200 botti usate di rovere provenienti dalle regioni vinicole della Francia.
Il 2012 si rivelò una pietra miliare per questo birrificio: entrò a far parte dell’HORAL come primo membro al di fuori delle Fiandre e iniziò la produzione di lambic alla frutta con utilizzo di susine. Dopo un paio d’anni comparve il lambic alle more e all’uva pinot. Nel 2016 fu addirittura inaugurata la Experimental Fruit Series, con cassis, lamponi, amarene, prugne, mirtilli selvatici, rabarbaro, sambuco.
Circa il 75% della produzione prende la strada per l’estero, in particolare gli Stati Uniti.
Tilquin Oude Quetsche à l’Ancienne avec Prunes de Namur 2015, fruit lambic di colore arancio con intensi riflessi dorati e dall’aspetto velato (g.a. 6,4%). È un lambic alle prugne di Namur, successivamente sostituite con quelle alsaziane, più grandi ma un po’ meno aspre. Le prugne, fresche e denocciolate, vengono fatte fermentare in acciaio insieme a un blend di lambic di un anno; dopo quattro mesi viene aggiunto lambic di due e tre anni, fino a ottenere una concentrazione finale di circa 250 grammi di frutta per ogni litro. La succcessiva maturazione in bottiglia dura almeno tre mesi. La carbonazione è abbastanza sostenuta; la schiuma biancastra, irregolare, scarsa ed evanescente. L’aroma è quello tipico del lambic (sudore, cantina, stalla, cuoio, carte da gioco vecchie, grano terroso, pelle di salame, lievito selvatico), con insufflazioni apre di prugna, limone, scorza d’arancia, e sfumature di legno, erba appena tagliata. Il corpo medio tende al leggero, in una consistenza abbastanza oleosa. Il gusto è morbido, e gradevole, con l’asprezza della prugna supportata dal citrico del pompelmo e del limone, mentre va prendendo vieppiù consistenza una rinfrescante acidità lattica. Il finale, di una secchezza legnosa, introduce un discreto retrolfatto dalle delicate sensazioni amare che ricordano tannino e scorza d’agrume.
Oude Mûre Tilquin à l’Ancienne 2015, fruit lambic di colore rosso con riflessi viola e dall’aspetto lievemente opaco (g.a. 6,4%). Il secondo lambic alla frutta, fu messo in vendita per la prima volta durante il Toer de Geuze 2015. Viene prodotto con aggiunta di more fresche tedesche e rifermentato in bottiglia per almeno tre mesi. La carbonazione è abbastanza alta; la schiuma rosa che si forma, fine, esuberante, ma di scarsa durata. L’ampio bouquet olfattivo combina egregiamente i sentori tipici dello stile (come sudore, cantina, muffa, polvere, cuoio, muschio) con quelli di corteccia, yogurt, ribes nero, mela verde, lime, mirtillo, uva bianca, aceto di mela. Il corpo mostra una certa pienezza che però diluisce abbastanza la sottile consistenza oleosa. Nell’uniformarsi fedelmente agli elementi dell’aroma, il gusto si distende intenso ma delicato, acidulo eppure piacevole. Le note tanniche del finale apportano un’astringenza che si fa sentire distintamente, senza però arrecare il minimo disturbo. Il compito precipuo del retrolfatto è quello di rinfrescare e dissetare con le sue suggestioni secche e acide.