Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Cleveland, Ohio/USA
Il primo microbirrificio di Cleveland dopo il proibizionismo, con un nome molto comune nel mondo birrario nordamericano. Aprì prima, nel 1988, come brewpub. Al piano di sotto, il ristorante occupa un saloon di metà Ottocento che reca tuttora i buchi lasciati dalle pallottole dei gangster negli anni ‘20 del secolo successivo.
Fu opera di due dilettanti, non però sprovveduti, che alla fine lasciarono il proprio lavoro più che decoroso per dedicarsi da professionisti alla produzione brassicola. Si tratta dei fratelli Patrick e Daniel Conway, entrambi usciti dalla St. Edward High School.
La serie di prodotti comprende gli stili più diversi; così come risulta straordinariamente arricchito il medagliere dalle tante partecipazioni al Great American Beer Festival e ai World Beer Champioships. Addirittura, nel 1994, il Beverage Testing Institute ritenne di dover conferire alla Great Lakes il riconoscimento di “migliore birrificio dell’anno”. In effetti anche la larga considerazione presso i consumatori ha un fondamento incontrovertibile: quelle di questa azienda, dai nomi allusivi, sono tra le migliori birre americane.
Great Lakes Dortmunder Gold, helles di colore ambra dorato (g.a. 5,8%); nello stile di Dortmund. La prima elaborazione: sicuramente la più fedele interpretazione, in terra d’America, della tipologia. La carbonazione appare piuttosto bassa; la spuma bianca, soffice e di rapida dissoluzione. L’aroma è tipicamente di malto, con un accenno di luppolo e di fieno. Il corpo, da sottile a medio, ha una tessitura leggermente cremosa. L’equilibrio tra il dolce del cereale e l’amaro del rampicante risulta notevole, in un gusto di morbida freschezza. Il finale, asciutto e pulito, si scioglie in un fine retrolfatto di malto.
Great Lakes Eliot Ness, amber lager/vienna di colore rosso ambrato (g.a. 6,2%); un omaggio al Direttore di Pubblica Sicurezza, com’era soprannominato a Cleveland lo sgominatore di gangster che imprigionò Al Capone. Con una morbida effervescenza, la schiuma biancastra emerge densa e persistente. All’olfatto si sprigiona un acuto e gradevole profumo di malto, con tenui sentori di mela e luppolo agrumato. Il corpo medio presenta una consistenza delicatamente cremosa. Anche il gusto è ben pronunciato di malto, ma scorre sulla ricca base organizzata dal luppolo tedesco delle varietà Hallertau e Tettnang. Il finale, secco, pulito, croccante, prelude a un persistente retrolfatto amarognolo.
Great Lakes Edmund Fitzgerald Porter, plain porter di colore marrone rossastro scuro (g.a. 5,8%). Il nome è quello di un vascello affondato nel Lake Superior. Con una carbonazione a malapena vivace, la spuma beige emerge spessa, duratura. L’aroma si libera con una certa complessità: malto torrefatto, cioccolato, caffè tostato, tabacco chiaro, zucchero di canna, rovere, frutti scuri. Il corpo, medio-pieno, ha una tessitura tra oleosa e cremosa. Anche il gusto si rivela complesso, nella sua densità asciutta e pulita, con malto e tostature bilanciati da note amare di luppolo terroso. Il lungo finale è improntato al caffè e al cioccolato fondente. Non da meno, la discreta persistenza retrolfattiva intende dire la sua, con deliziose suggestioni di malti tostati, caramello, vaniglia, caffè espresso.
Molto ampia si presenta anche la gamma delle stagionali, tra le quali segnaliamo le seguenti.
Great Lakes Commodore Perry IPA, india pale ale di colore dorato pallido (g.a. 7,5%); prodotto primaverile-estivo. Una morbida effervescenza gestisce la schiuma bianca, scarsa e di rapida dissoluzione. Il luppolo americano Galena marca distintamente l’aroma, con intensi sentori floreali, di pino, pompelmo, spezie leggere. Il corpo mostra una pienezza pastosa, scorrevole, in una consistenza oleosa. Il rampicante ritorna nel gusto rendendolo, su fondo di malto dalla notevole tessitura, amaro e asciutto, vivace e persistente. Il finale dolce accenna al miele. Il lungo retrolfatto ripropone un insistente luppolo fruttato.
Great Lakes Moondog ESB, extra special bitter ale di colore ramato chiaro e dall’aspetto nebuloso (g.a. 5%); una proposta estiva in perfetto stile inglese. L’effervescenza appare piuttosto bassa; la schiuma biancastra, ampia e di sufficiente allacciatura. L’aroma esala gradevole, con un ricco bouquet di pane, miele, malto, caramello, luppolo fiorito. Il corpo è leggero, vivace, di trama liscia come la seta. Il sapore ostenta l’ottimo equilibrio tra malto, frutta, burro e le note amare del luppolo. Il finale apporta una secca ventata di amaro erbaceo. Il corto retrolfatto accentua l’amarore, ma rendendolo molto gradevole.