Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Hannover/Germania
Azienda della Bassa Sassonia, la più antica di Hannover. La sua storia iniziò nel 1526 con la fabbrica di birra di Cord Broyhan.
Dopo un’enorme espansione nel corso dei secoli, nel 1926 acquisì la quota di maggioranza azionaria della Lindener Aktien-Brauerei di Linden, nell’Assia, fondata nel 1871.
Nel 1968, dalla fusione delle due società, nacque la Lindener Gilde Brau. Un nome che riportava al Medioevo, quando la gilda era una corporazione di birrai talora in grado di usurpare alcune prerogative al potere politico municipale.
Nel 1988 il nome fu cambiato in Gilde Brauerei. Nel 1990 fu rilevata la Hasseröder Brauerei di Wernigerode (nella Sassonia-Anhalt), risalente al 1872, e trasformata in una delle birrerie più moderne d’Europa. Mentre nel 1997 chiudeva la fabbrica di Linden.
Nel 2003 la Gilde Brauerei entrò a far parte della Interbrew Germania, divenuta, nel 2005, InBev Germania.
Nel 2009 la InBev Germania cominciò a diminuire la produzione di Hannover che, nel 2014, non andò al di là dei 150 mila ettolitri. Nel 2016 la Gilde Brauerei fu rilevata dalla società di investimento TCB. L’anno successivo la produzione saliva a 650 mila ettolitri.
Gilde Pilsener, pilsner di colore paglierino chiaro e dall’aspetto brillante (g.a. 4,9%). Con una soffice effervescenza, la spuma bianca fuoriesce sottile, densa, di lunga durata. L’aroma si apre con moderazione ma persistente, a base di malto biscotto, paglia, luppolo erbaceo, grano, frutta. Il corpo, da leggero a medio, presenta una tessitura piuttosto acquosa. Il gusto, decisamente e opportunamente luppolizzato, evidenzia un carattere abbastanza secco che si avvale dell’ottimo fondo di malto dolce e fruttato. La corsa ha una durata media, e si esaurisce bruscamente tra note rinfrescanti di malva. Suggestioni gessose caratterizzano un retrolfatto alquanto astringente, con l’alcol nascosto ad arte e un’ostinato amarore, pulito quanto piacevole, di erbe aromatiche.
Lindener Spezial, spezial di colore dorato chiaro (g.a. 5,1%); delicata export in tipico stile tedesco. Con una soffice effervescenza, la schiuma bianca emerge fine, cremosa, di media durata. L’aroma si libera debole, granuloso e alquanto dolce, con odori di malto, grano, luppolo floreale ed erbaceo. Il corpo, medio-sottile, ha una consistenza da acquosa a grassa. Il gusto attacca con una lieve dolcezza di malto, prosegue rotondo e rinfrescante a base di frutta, si avvia verso il traguardo con note amare di agrumi. Il corto finale apporta qualche accenno pressoché acido. Il retrolfatto si esprime con suggestioni asciutte che rievocano una dolcezza quasi piccante.