Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Fót/Ungheria
Microbirrificio della provincia di Pest, nell’Ungheria settentrionale, aperto nel 1994 dal birraio Gyenge Zsolt.
Solo a partire dal 2010 la Craft Beer Revolution arrivò anche in Ungheria. Chiaramente le più imitate erano le birre americane, che peraltro cominciavano addirittura a essere importate.
E Gyenge Zsolt non rimase certo a guardare. Anche lui del resto, come tutti gli altri microproduttori ungheresi, aveva fino ad allora seguito la moda dei grandi, con produzioni di bassa fermentazione d’ispirazione prevalentemente tedesca.
Keserű Méz, strong lager di colore dorato con riflessi arancio e dall’aspetto velato (g.a. 6%). Col nome che vuol dire “miele amaro”, s’ispira al film di Roman Polanski Luna di fiele. La carbonazione è alquanto morbida; la schiuma biancastra, sottile, cremosa, stabile. La tripla luppolizzazione indicata non si fa per nulla sentire; si avvertono invece distintamente sentori di malto, caramello, agrumi, miele, e anche un tocco di diacetile. Il corpo, da leggero a medio, presenta nella trama una lieve oleosità. Il gusto è morbido, piacevole, con “belle” note floreali, di pane, biscotti, caramello, grano. Il lungo finale erbaceo introduce un discreto retrolfatto amarognolo.
Fóti Romanov, imperial stout di colore nero (g.a. 12%); dedicata alla dinastia dei Romanov, in particolare, a Nicola II, ultimo zar peraltro riportato in etichetta. Con un’effervescenza quasi piatta, la spuma beige fuoriesce compatta e tenace. Pino e resina dominano al naso, non soffocando comunque i tenui sentori di orzo tostato, frutti di bosco, liquirizia, caramello, zucchero di canna. Il corpo, medio-pieno, ha una consistenza un po’ cremosa. Nel gusto s’impone la liquirizia, lasciando pochissimo spazio per qualche nota di malto tostato, melassa, zucchero bruciato. La corsa dura parecchio, tenendo a bada lo scalpitante alcol che però, alla fine, fa una fugace comparsa, ma con una certa finezza. Nel retrolfatto rimangono suggestioni di tostature per nulla astringenti.