Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Ponta Delgada/Portogallo
Piccola impresa dell’isola São Miguel, nella Regione Autonoma delle Azzorre.
La società Melo Abreu ottenne la licenza per l’istituzione di un birrificio nel 1892. La sua birra, anche per gli annunci pubblicitari, ebbe un successo quasi immediato.
Le cose cambiarono con l’inizio del nuovo secolo. Tra il 1901 e il 1903, la produzione addirittura cessò. Gli alti e bassi continuarono fino agli anni Trenta, quando un considerevole numero di azioni della società passò alla Empresa de Cervejas da Madeira (ECM) e alla Empresa Madeirense de Tabacos. Infine, nel 1975, arrivò la nazionalizzazione.
Nel 1990 il 20% del capitale fu trattenuto dal Governo Regionale delle Azzorre (GRA) e la rimanenza ritornò nelle mani della ECM che, l’anno successivo, acqustò la quota del GRA.
Nel 2006 la Unicer e Melo Abreu annunciarono la creazione di un nuovo impianto, col 46% del capitale a ciascuna azienda e il restante 8% nelle mani delle istituzioni finanziarie. Poi il nuovo presidente di Unicer, Pires de Lima, revocò l’accordo per concentrare tutta la produzione del suo gruppo nel Portogallo continentale ed estenderla anche in Angola.
Attualmente, la Melo Abreu produce le bevande analcoliche Kima e Laranjada, nonché quattro birre (oltre alla Especial, una schwarbier, una light lager e una lager analcolica).
Melo Abreu Especial, lager di colore arancio (g.a. 5,3%); il marchio di punta. Con una vivace effervescenza, la spuma bianca che si forma trabocca sottile, compatta, e si dissolve lasciando ben visibili segni di allacciatura. L’aroma è debole e fruttato, con evanescenti sentori di erbe, mais, malto granuloso, fieno, luppolo floreale. Il corpo, da leggero a medio, presenta una tessitura decisamente acquosa. Anche il gusto mostra una certa “fiacchezza”, con malto dolce e fruttato non propriamente del resto tenuto nel giusto equilibrio da un luppolo alquanto terroso. La corsa ha una durata media, e si conclude secca e amarognola. Sensazioni di citronella fanno capolino nello sfuggente retrolfatto.