Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Schwäbisch Gmünd/Germania
Azienda, nel Baden-Württemberg, condotta sagacemente dalla famiglia Lang. Le sue attenzioni infatti non si fermano alla produzione di birre per il normale consumo quotidiano; vanno ben oltre, fino a solleticare la curiosità. In questo campo, si sa, i collezionisti sono capaci di autentiche follie pur di accaparrarsi una bottiglia particolare, sia come sia il contenuto. Nessuno si meraviglierebbe vedendo un appassionato (per lo più giapponese) sborsare a un’asta internazionale 5 mila euro per una di quelle confezioni Engel.
“La curiosità per la bottiglia è il trampolino giusto per tuffarsi in un bicchiere di bionda tutta da gustare”, recita uno slogan. E il riguardo per i collezionisti si esprime tramite la ricercatezza che contraddistingue lo studio e la realizzazione del confezionamento. Aviatori famosi o grandi motociclisti hanno una propria linea. Infine, accanto ai contenitori in alluminio, cominciarono a essere introdotte bottiglie di vetro con le figure più strane, dall’abate al tirolese in costume.
Engel St. Bernhard Bräu, lager di colore biondo dorato (g.a. 5%). La bottiglia raffigura san Bernardo intonacato. Con una carbonazione abbastanza moderata, la schiuma si versa sottile, spessa, duratura. L’aroma emana un debole ma persistente profumo di luppolo. Dal corpo, piuttosto sottile e di trama acquosa, prende quota un piacevole gusto di cereali che scorre su base luppolizzata, per terminare secco e quindi lasciare una pronunciata impressione amarognola nel retrolfatto.
Engel Tyrolian Bräu, amber lager/vienna di colore ambrato (g.a. 5%). Viene commercializzata in una curiosa bottiglia che ritrae un tirolese in costume. L’effervescenza è piuttosto contenuta; la spuma, ricca, fitta e tenace. L’aroma si schiude alquanto acre di luppolo. Il corpo, pressoché sottile, risulta brioso e appagante, nella sua tessitura un po’ acquosa. Il gusto forte, pieno, rievoca il cereale; ma va via via assumendo note di luppolo, per arrivare alla secchezza del finale. E dal retrolfatto sbuca un piacevole amarognolo.
Bombers pin-up, dunkel bock di colore ambrato scuro (g.a. 7%). Proposta in bottiglia di alluminio chiaramente da collezione, ha le caratteristiche simili alle birre preferite dai piloti tedeschi durante la seconda guerra mondiale. La spuma, quantunque non di bella presenza, si versa fitta e duratura; a dispetto della mite carbonazione. Nell’aroma, un malto alquanto dolce prevale nettamente sull’aromaticità del luppolo. Il corpo ha la densità e la forza di un’autentica doppio malto. Il gusto è contrassegnato dalla solita componente amabile che trova nell’alcol un valido alleato. La ricca suggestione di frutta secca, a chiusura di una corsa non così lunga, caratterizza pure il retrolfatto.
Trompe la Mort, doppelbock di colore dorato spento (g.a. 7,4%). Il nome, in francese, vuol dire “elude la morte”. L’effervescenza è quasi piatta; ma la spuma si propone sottile, compatta e di buona stabilità. L’aroma è pulito e ben distinto di malto. Il corpo medio, tendente al leggero, ostenta una consistenza piuttosto sciropposa. Il gusto, squisitamente ancora di malto, compie una corsa regolare che termina con una punta di acidità. Il discreto retrolfatto libera deliziose suggestioni di caramello dall’accento affumicato.