Jenlain/Francia
Piccola birreria rurale nella regione Nord-Passo di Calais-Piccardia.
Nel 1900 il birraio fiammingo Léon Duyck fondò a Zeggerscapel (nelle Fiandre) una fabbrica di birra che però fu distrutta nel corso della grande guerra.
Nel 1922, il figlio di Léon Duyck, Félix, si trasferì a Jenlain dove riaprì la fabbrica, in una fattoria.
Nel 1949 Félix e il figlio, Robert, cominciarono, per primi, a confezionare la birra in bottiglie riciclate di champagne, assicurando la chiusura con tappo di sughero e filo. L’idea si rivelò proficua, e l’azienda prese a svilupparsi.
Distribuita nei villaggi circostanti, la birra, senza etichetta e senza nome, era conosciuta come vieille bière. Soltanto nel 1968, anche per sostenere più efficacemente il business, Robert diede alla birra il nome del piccolo comune sede della fabbrica.
Tuttora nelle mani della famiglia fondatrice, con Mathieu che impersona la quinta generazione, la Duyck è uno dei pochi birrifici sopravvissuti in quella zona, dove un tempo esistevano centinaia di aziende agricole dedite anche all’attività brassicola.
Non ha mai abbandonato la produzione delle tradizionali birre a fermentazione alta, che oggi supera i 110 mila ettolitri annui e viene ampiamente esportata.
Duyck Jenlain Ambrée, bière de garde di colore ambra dorato con riflessi rossastri e dall’aspetto nebuloso (g.a. 7,5%). È senz’altro la più famosa bière de garde francese e tra le prime che hanno rilanciato la tipologia. Dopo una lunga fermentazione, si stabilizza per un mese in cantine fresche. Viene commercializzata, oltre che nelle normali confezioni di vetro, ancora nelle tradizionali bottiglie con tappo di sughero e gabbietta metallica; di recente, anche in fustini da 5 litri con rubinetto a estrazione incorporato. La schiuma, con un’effervescenza da vivace a moderata, si presenta imponente, cremosa e di straordinaria tenuta. Malto e frutta, che esalano con buona intensità dal fondo amaro di luppolo, realizzano un’elegante finezza olfattiva. Il corpo, da leggero a medio e di trama sciropposa, si esalta nella forza dell’etanolo che, subito dopo l’impatto con il palato, cede il campo a un gusto dolciastro di frutta piacevolmente acidula. Il finale, infervorato da impressioni tostate e di spezie, si perde nella lunga persistenza retrolfattiva sotto l’egida di un’armoniosa aromaticità.
Duyck St. Druon de Sebourg, bière de garde di colore paglierino dorato e dall’aspetto leggermente velato (g.a. 6%); nome che, nel 2000, sostituì il precedente Duyck Sebourg Bière de Garde Blonde. Con una carbonazione piuttosto vivace, la spuma emerge densa e tenace. L’aroma di malto si diffonde fine e intenso. Il corpo pieno, brillante, di trama leggermente sciropposa, regge un gusto dolce di malto con fragranti note fruttate. Nel lungo finale, ancora marcato dal cereale, il morbido amaro del luppolo compone un equilibrio perfetto.