Double Maxim Beer Company

Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Houghton-le-Spring/Inghilterra
Questa società sorse nel 1999 per salvare la famosa birra Double Maxim, dopo che, nello stesso anno, aveva chiuso i battenti la Vaux Breweries di Sunderland, fondata nel 1806 da Cuthbert Vaux. Fu opera di due ex amministratori della Vaux, Dough Trotman e Mark Anderson, e dell’ex capobirraio Jim Murray.
La produzione fu, inizialmente, affidata alla Robinson di Stockport. Ma, nel 2008, ritornò a Sunderland, nella nuova fabbrica di Houghton-le-Spring.
Maxim Double Maxim, brown ale di colore ambrato intenso tendente al marrone (g.a. 4,7%). La versione in bottiglia e in lattina è pastorizzata. Questa birra nacque nel 1901 come Maxim Ale per celebrare il ritorno del distaccamento Maxim Gun dalla guerra boera, comandato da Ernest Vaux, nipote di Cuthbert Vaux. Subito dopo il lancio, la gradazione alcolica venne ridotta perché chi la beveva, secondo i gestori dei pub, si addormentava. Soltanto nel 1938 la gradazione fu aumentata e il prodotto rinominato Double Maxim. Con una morbida carbonazione, la spuma, di un bianco sporco, fuoriesce cremosa e duratura. L’aroma si esprime piuttosto debolmente, con sentori di malto, caramello e frutta secca. Il corpo medio presenta una consistenza tra oleosa e acquosa. Malto biscotto, caramello, nocciola, cioccolato, frutti di bosco, danno vita a un piacevole gusto dolciastro, in attesa del leggero luppolo apportatore di note secche e terrose. Suggestioni polverose di resina segnano la discreta persistenza del retrolfatto.