Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Kingston/Giamaica
Società di medie dimensioni, fondata nel 1918 dai negozianti Eugene Peter Desnoes e Thomas Hargreaves Geddes, unendo le proprie forze.
Inizialmente fabbricava bevande analcoliche e, quando passò alla birra, la Red Stripe divenne il prodotto di punta.
Solo una piccola parte delle sue azioni è quotata in borsa. Nel 2015 la Heiniken rilevò la partecipazione che aveva la Guinness dal 1993 e l’aumentò al 73,3%, intenzionata a prendersi presto il controllo totale.
La Desnoes & Geddes, oltre alla Guinness e alla Heineken su licenza, produce anche bevande analcoliche per il mercato locale.
Luppolo e lievito vengono importati dagli Stati Uniti.
Red Stripe, lager di colore biondo pallido (g.a. 4,7%). Tale, dal 1934; prima, era una birra di fermentazione alta. Viene prodotta, su licenza, anche all’estero: per il mercato del Regno Unito (dove è molto apprezzata e richiesta soprattutto dagli immigrati delle Indie Occidentali), da Charles Wells dal 1976; per gli Stati Uniti invece, dal 2012, presso lo stabilimento di Latrobe City Brewery. I tempi di fermentazione sono più lunghi della norma. Con una forte effervescenza, la schiuma, fine e spessa, non ha sufficiente tenuta. L’aroma si apre con un tenue malto dai richiami vegetali. Il corpo sfoggia una piacevole consistenza acquosa. Il gusto neutro compie una corsa alquanto breve, su fondo secco e con una punta agrodolce. Nel finale sensazioni floreali affiancano il luppolo; mentre è il malto a segnare con delicatezza il corto retrolfatto. Gradevole e di facile bevibilità, questo prodotto si propone come ottimo dissetante.
Dragon Stout, foreign extra stout di colore bruno profondo e dall’aspetto opaco (g.a. 7,5%); realizzata a bassa fermentazione. Si tratta della tipica stout tropicale, ritenuta, per la sua potenza, capace di aumentare la virilità. La carbonazione è piuttosto bassa; la spuma beige, minuta e cremosa. All’olfatto, i tenui profumi fruttati rievocano un po’ la ciliegia. Il corpo molto solido attacca, pieno e cremoso, il palato. Il gusto di malto tostato è orientato al dolce. Nel finale esplode l’etanolo, che rimane nel retrolfatto a scaldare e appena seccare la bocca; mentre prende piede una suggestione appiccicosa di cacao amaro.