Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Denver, Colorado/USA
Microbirrificio che iniziò come beer firm tra il 2010 e il 2011. Crooked Stave, che vuol dire “doga piegata” è un chiaro riferimento alla passione di Chad Yakobson di mettere la birra nelle botti. Altro suo interesse particolare è il ricorso ai Brettanomiceti, oggetto peraltro della tesi di laurea all’International Centre for Brewing and Distilling dell’Università di Edimburgo.
Crooked Stave Hop Savant (Citra), sour/wild ale di un pallido dorato nebuloso (g.a. 7%); fermentata esclusivamente con Brettanomiceti e luppolizzata soltanto negli ultimi minuti della bollitura. Con un’effervescenza piuttosto vivace, anche pungente, la schiuma erompe abbondante, soffice e di lunga durata. Al naso dominano incontrastati i Brettanomiceti, non soffocando comunque i tenui sentori floreali, di frutta tropicale e spezie dolci. Il corpo, da leggero a medio, presenta una consistenza tra grassa e oleosa. Note lattiche, erbacee, terrose e di scorza d’agrumi scorrono piacevolmente su una solida base di ananas e polpa di mandarino prendendo, verso il temine di una corsa più che regolare, una fresca nota acida. Il finale si dilunga in una secchezza speziata. Non da meno, il retrolfatto eroga, nella sua discreta persistenza, suggestioni amare della scorza di pompelmo.