City Brewing Company

Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

La Crosse, Wisconsin/USA
Grande fabbrica di birra, conosciuta anche con il nome commerciale di City Brewery.
Col crollo del Bond Brewing Group of Companies, la Heileman Brewing Company, nel 1994, fu acquistata dal fondo di private equity Hicks Muse, che, due anni dopo, la vendette alla concorrente Stroh Brewery Company. Nel 1999 un gruppo di investitori rilevò lo storico stabilimento inoperoso di La Crosse (risalente al 1858) e fondò la City Brewing Company.
Nel 2006 la nuova azienda di La Crosse, in seguito allo spostamento a Newark (nel New Jersey) della produzione della Latrobe Brewing Corporation, rilevò dalla Anheuser-Busch la fabbrica inattiva di Latrobe, in Pennsylvania, per realizzare prodotti simili alle celebri Rolling Rock e alla Bavarian Black da distribuire sulla East Coast.
Nel 2007 stipulò un accordo con la Boston Beer Company per la produzione su licenza della Samuel Adams; accordo, che però durò sino alla fine del 2008. L’anno successivo iniziò invece la produzione per diverse altre aziende.
Dal 2011 la City Brewery utilizza per lo stoccaggio delle scorte la celebre serie di serbatoi metallici, con la capacità di 22 220 barili di birra, costruita dalla Heileman nel 1960 su progetto di Roy Wilson.
City Festbier, oktoberfest/märzen di colore rame chiaro (g.a. 5,7%). Viene realizzata per la Oktoberfest di La Crosse: festa in stile bavarese, e tra le più grandi e antiche degli Stati Uniti. Rispetto alla festbier tradizionale, questa presenta una dolcezza leggermente più accentuata e la mancanza del carattere deciso. Ha dunque un’effervescenza abbastanza vivace; grande schiuma cremosa che però di dissipa rapidamente; aroma secco di malto tostato, con un tocco di luppolo erbaceo; corpo medio di consistenza un po’ acquosa; gusto anch’esso ricco di malto dolce, con qualche nota vegetale e fruttata; finale con una punta di acidità; retrolfatto segnato da un luppolo terroso.
Crazy Stallion, malt liquor di colore dorato chiaro (g.a. 5,9%). Con una carbonazione piuttosto decisa, la spuma si leva sottile, spessa e duratura. L’aroma sa di mais dolce, pane, caramello, limone, banana; con, in sottofondo, un tenue luppolo erbaceo. Il corpo, da leggero a medio, presenta una consistenza alquanto acquosa. Il gusto, lievemente aspro, richiama la frutta acerba. Il finale apporta un po’ di amarore. Il retrolfatto, appena accennato, esala soltanto un’impressione di pulizia.