Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Burton upon Trent/Inghilterra
Microbirrificio di ultima generazione con pub annesso, sorto nel 1982 in Bridge Street. Porta il nome del ponte sul fiume Trent.
Ha il merito di aver riesumato la porter, completamente abbandonata dalle grosse aziende, e riportato in patria la forte e luppolizzata india pale ale, la cui tradizione si era trasferita altrove.
La gamma di ale è molto vasta e reca la decisa impronta dell’originalità inglese.
Burton Bridge Empire Pale Ale, strong ale di colore paglierino nebuloso (g.a. 7,5%). La carbonazione abbastanza vivace origina una spuma alta, stabile e un po’ appiccicosa. Sia al naso che al palato il luppolo si dona con una generosità eccezionale. Il corpo, benché di ottima struttura, scorre morbido, leggero, nella sua consistenza alquanto oleosa. Il persistente e squisito amaro del gusto costituisce un irresistibile invito a bere. Il lungo finale è improntato all’asciuttezza, con qualche impressione fruttata.
Burton Bridge Bramble Stout, stout fruttata di un profondo marrone quasi nero (g.a. 5%). Bramble (cioè “mora”) è in relazione al succo concentrato di more con cui avviene il condizionamento in bottiglia. La spuma di un attraente color nocciola, gestita da una moderata effervescenza, sbocca imponente e cremosa. Al naso si donano delicati e stuzzicanti profumi di torrefazione. Il sapore, in un corpo rotondo a trama liscia, appare estremamente morbido, tostato e con una punta appena percettibile di acido. Il finale arriva secco, pulito. Articolata nelle suggestioni calde, la ricchezza del retrolfatto ha discreta persistenza.
Burton Bridge Burton Porter, porter di colore marrone molto scuro (g.a. 4,5%). La spuma, con un’effervescenza soft, emerge sottile e densa, ai limiti della cremosità. Nei toni caldi dell’aroma si distinguono caffè, cioccolato, bacche rosse, caramello, malto torrefatto, anche un tocco di tè. Il corpo medio presenta una trama leggermente oleosa. Il gusto di malto, leggero ma equilibrato, reca delicate note di fumo, cioccolato, caffè amaro, frutti scuri. Nel finale domina la secchezza. In bocca rimane un piacevole amarognolo erbaceo.
Burton Bridge Bridge Bitter, ordinary bitter ale (g.a. 4,2%). Ha una morbida effervescenza; schiuma densa e di sufficiente allacciatura; aroma di luppolo secco su fondo fruttato, di caramello, foglie, bacche rosse, anche di toffee e marzapane; corpo medio di consistenza acquosa; morbido gusto di malto biscotto, caramello, noci, agrumi, che sfocia in un deciso finale amaro; corto finale terroso e ripulente; retrolfatto di lunga persistenza che richiama un amaro aspro, resinoso, ai limiti dell’astringenza.
Burton Bridge Tickle Brain Ale, abbazia dubbel rosso rubino carico e dall’aspetto leggermente velato (g.a. 8%). Probabilmente, unico esempio dello stile abbaziale oltremanica, matura per sei mesi in fusti di rovere. La carbonazione è quasi piana; la schiuma, di grana molto minuta, spessa e consistente. L’aroma offre gradevoli profumi di malto e di torrefazione. Il corpo possiede una struttura massiccia, vigorosa, piuttosto pesante. Al palato la fragranza del cereale si amalgama, in giusto equilibrio, con un moderato amarore pungente. Dal lungo retrolfatto esalano sensazioni delicatamente speziate.