Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Bruxelles/Belgio
Si tratta di una beer firm lanciata nel 2013 da due giovani homebrewer (Olivier da Brauwere e Sébastien Morvan) attraverso il crowdfunding (“finanziamento collettivo”). Versando ovvero 160 euro, si ha diritto a 12 birre all’anno per il resto della vita. Sono invece i social network a scegliere le birre che vengono prodotte dalla Brouwerij Anders! di Halen, in attesa di uno stabilimento proprio.
Brussels Beer Project Dark Sister, black IPA di colore marrone scuro intorbidito (g.a. 6,66%). Con un’effervescenza piuttosto alta, la schiuma ocra emerge minuta, densa, stabile. L’aroma si libera fresco e pulito, con il luppolo che sovrasta tutti gli altri sentori, dalla frutta agli agrumi, dal malto tostato al pane di segale. Il corpo medio presenta una consistenza alquanto succosa. Il gusto, improntato alla frutta tropicale, alla scorza d’arancia e al cioccolato, sfocia in un secco amarore. Impressioni terrose e di resina si levano lentamente dal retrolfatto con leggera astringenza.
Brussels Beer Project Delta, belgian IPA biologica di colore oro aranciato (g.a. 6%). La carbonazione è moderata; la spuma biancastra, sottile e di sufficiente durata. Agrumi, frutta tropicale e luppolo segnano incontrastati l’olfatto; a malapena si percepiscono sentori di lievito e di spezie leggere. Un buon corpo, brioso e scorrevole, alimenta l’amabilità del gusto che, solo verso la fine della lunga corsa, prende una labile consistenza aspra di luppolo erbaceo. Nel retrolfatto invece il rampicante fa esplodere tutto il suo potenziale amaro.