Browar Van Pur

Tratto da La birra nel mondo, Volume V, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Varsavia/Polonia
Società a responsabilità limitata, con sede centrale a Varsavia. Fu creata nel 1989, dopo il crollo del comunismo, da Zbigniew Wantusiak (polacco) e Siegfried Pura (tedesco).
Iniziò con un periodo di esperimenti commerciali in diversi settori. Nel 1992 cominciò a vendere in lattina la birra prodotta da altri e, l’anno successivo, prese a produrre la propria Van Pur Premium.
Poi, nel 2000, finì nelle mani della Brau Union Österreich; ma, nel 2003, tornò ai proprietari originari, rivelandosi presto uno dei produttori polacchi in più rapida crescita.
Nel 2010 rilevò la filiale polacca del gruppo danese Royal Unibrew, cedendogli il 20% delle proprie azioni ma con l’opzione di acquisto.
Nel 2011 la sua produzione annua raggiunse i 4 milioni di ettolitri (di cui il 50% esportato in 70 paesi), con 5 birrifici, a:
Jędrzejów (voivodato della Santacroce, fondato nel 1904);
Koszalin (voivodato della Pomerania, fondato nel 1868);
Łomża (voivodato della Podlachia, fondato nel 1968);
Rakszawa (voivodato della Precarpaziw, fondato nel 1992);
Zabrze (voivodato della Slesia, fondato nel 1860).
Nel 2012 esercitò il diritto di opzione sul proprio 20% detenuto da Royal Unibrew.
Oggi, con una quota di mercato di circa il 10%, Van Pur occupa il quarto posto tra i produttori di birra polacchi, ma il primo da indipendente, con i marchi: Van Pur, Łomża, Strzelec, BROK, Śląskiee Karpackie.
Il suo portfolio include anche due marchi di bevande al malto: Razowy e Jędrzej. Senza considerare i prodotti a marchio privato per le maggiori catene di vendita al dettaglio in Europa.
Van Pur Roger, lager di colore oro antico (g.a. 3%). La carbonazione è inferiore alla media tipologica; la schiuma bianca, non così regolare, comunque discreta nella tenuta e nell’aderenza. L’aroma, granuloso e leggermente dolce di malto, spira in armonia con sentori di cereali, limone, mela verde, luppolo floreale. Il corpo, davvero sottile, ha peraltro una consistenza estremamente acquosa. Nel gusto ritroviamo le stesse senzazioni avvertite al naso, magari si fa sentire un po’ di più il rampicante che, in ogni modo, riesce solo ad apportare qualche nota amarognola addirittura dai toni metallici. E quel debole amarore, nel finale, riesce persino a pungere il palato con la sua secchezza. Lo sfuggente retrolfatto di malto appare quasi gommoso.
Van Pur Premium, pilsener di colore giallo pallido (g.a. 5%); la birra storica. La carbonazione tende a essere un po’ più bassa rispetto a quella tipologica; la schiuma bianca, fine, spessa, cremosa, mostra buona tenuta e aderenza. L’aroma si esprime sì tenue ma persistente, a base di malto, paglia, biscotto, pane tostato, cracker, miele, erba fresca, luppolo terroso, muschio, anche leggero cartone. Il corpo medio ha una consistenza abbastanza acquosa. Il gusto, morbido, pulito, rinfrescante, si snoda all’insegna di un notevole equilibrio tra dolce e amaro, aspro e acido, terroso e floreale, con qualche nota di pepe a stuzzicare il palato. Il corto finale umido reca la dolcezza del malto, che si asciuga lentamente tra le sensazioni amare del secco retrolfatto.