Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Herzele/Belgio
Birrificio delle Fiandre Orientali, fondato nel 1886 da Gustaaf de Ryck col nome di Brouwerij De Gouden Arend (che vuol dire “l’aquila reale”).
Chiuso durante la prima guerra mondiale, fu riaperto nel 1920 con la denominazione attuale. Così come sono rimaste alla famiglia proprietà e gestione.
De Ryck Arend Blond, belgian ale di colore dorato e dall’aspetto nebuloso (g.a. 6,6%). Con una vivace carbonazione, la spuma sbocca piuttosto grossolana e instabile. L’aroma si libera dolce e fruttato, anche un po’ granuloso, con sentori di malto, zucchero, lievito, e, tra le spezie, semi di coriandolo e chiodi di garofano. Il corpo, medio-pieno, ha una trama pressoché oleosa. Il gusto defluisce piuttosto secco, un po’ aspro e amaro, anche abboccato a tratti, volgendo verso un finale piccante. Dal discreto retrolfatto si levano morbide impressioni di lievito ed erbe aromatiche.
De Ryck Arend Dubbel, abbazia dubbel di un marrone scuro con riflessi rossi (g.a. 6,5%). Utilizza saccarosio e spezie. La schiuma color crema, non così abbondante tanto meno duratura, è gestita da un’effervescenza medioalta. L’olfatto presenta un pregevole equilibrio tra il dolce, l’amaro e il piccante. Il corpo, di ottima struttura, appare in una consistenza oleosa. Anche tra i sapori emerge un equilibrio quasi perfetto: malto, caramello, frutta, agrumi, cereali, noci, zucchero integrale, luppolo amaro e forte liquirizia. Il finale apporta una fresca punta di acidità. Il retrolfatto si dilunga tra suggestioni di banana e caramello.