Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Baarle-Hertog/Belgio
Microbirrifio, in provincia di Anversa, fondato nel 2007 da Ronald Mengerink insieme alla moglie, Monique de Baat. Il nome vuol dire “la figlia della spiga”.
Olandese di nascita, Ronald a 16 anni già produceva birra, utilizzando farina di avena, luppolo selvatico e i lieviti del fornaio. A 20 anni abbandonò l’università e si mise a vendere birra, a marchio Brouwerij De Noorderzon, il suo microbirricio casalingo.
Un lotto sbagliato di 5 mila litri lo mandò in rovina, e Ronald smise con l’attività, anche se con l’amore per la birra sempre nel cuore. Solo una decina di anni dopo sentì risvegliarsi prepotentemente la vecchia passione, quando, durante un viaggio negli Stati Uniti, ebbe modo di conoscere la Craft Beer Revolution.
Tornato in Europa, vendette la sua casa in Olanda e aprì il birrificio, che ospita anche la tasting room e il beershop. Il successo non si fece attendere più di tanto; iniziarono anche le esportazioni in diversi paesi europei e negli Stati Uniti.
Ronald, più che gli stili classici del Belgio, segue l’orientamento di quei birrifici che tendono verso la Craft Beer Revolution americana appunto.
De Dochter van de Korenaar Crime Passionnel, india pale ale di colore ambra con riflessi ramati e dall’aspetto lievemente velato (g.a. 7,5%); la prima realizzazione, con una percentuale di frumento e luppoli americani. Con una carbonazione piuttosto bassa, la spuma avorio emerge cremosa e tenace. L’aroma è dolce, fruttato, con piacevoli sentori floreali, di lievito, frutta tropicale, erbe aromatiche, agrumi. Il corpo medio presenta una tessitura cremosa. Il gusto tende alla dolcezza di biscotti e caramello; ma pian piano si levano note amarognole, vegetali e resinose, che stabiliscono un perfetto equilibrio prima che finisca la corsa. Poi prende il sopravvento un leggero amarore, che, nel discreto retrolfatto, si stempera in una consistenza dolceamara.
De Dochter van de Korenaar Embrasse, belgian strong dark ale di colore tonaca di frate con riflessi rubino e dall’aspetto nebuloso (g.a. 9%). L’effervescenza è quasi piana; la schiuma, di un invitante crema, compatta e duratura. Al naso s’impone il caramello, che lascia comunque ampio spazio a sentori di malto torrefatto, pesche, cacao, noci, toffee, frutti di bosco. Il corpo, tra medio e pieno, ha una trama oleosa. Apprezzabile l’equilibrio gustativo, in una complessità che peraltro potremmo definire artigianale: croccante fondo di cioccolato fondente; intermezzo di frutta secca e lievito speziato; rivestimento di caramello, malto torrefatto, toffee, frutti di bosco rossi. Il finale apporta una ventata di secchezza ripulente, lasciando un lungo retrolfatto di frutta sotto spirito, caramello, orzo tostato.