Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Portland, Oregon/USA
Il primo microbirrificio dell’Oregon. Sorse nel 1984, con il nome Columbia River Brewing, a opera dei produttori di vino Richard e Nancy Ponzi.
Progettata sul modello delle birrerie regionali inglesi, la fabbrica prese subito a produrre ale ricche di malto, puntando soprattutto sulla scottish, anche sulla pale.
Nel 1995 l’azienda passò nelle mani della texana Gambrinus e, oltre ad assumere la denominazione attuale, spostò le attenzioni sulla IPA.
La produzione attuale, di oltre 100 mila barili annui, viene distribuita in 18 stati nazionali.
BridgePort Blue Heron Ale, american pale ale di colore rame chiaro (g.a. 4,9%). Porta il nome dell’uccello simbolo di Portland. Condizionata in fusto, viene spillata direttamente dai barili nel bar dell’azienda. Con una carbonazione moderata, la schiuma emerge in una bella corona color crema, sottile e con buona allacciatura. L’aroma si libera decisamente fruttato, col supporto di caramello, biscotti, luppolo terroso. Il corpo medio-leggero ha una trama liscia e pulita. Il gusto appare invece piuttosto complesso: note di malto dolce si fondono con quelle amare del luppolo su fondo secco. Il finale di agrumi introduce un discreto retrolfatto lievemente caramellato.
BridgePort ESB, eccellente ESB di colore ambra tendente al ramato (g.a. 6,1%). L’effervescenza è media; la spuma, minuta, densa, compatta. L’aroma si esprime con intensi, persistenti sentori floreali e fruttati, non senza qualche accenno di caramello e di luppolo erbaceo. Il corpo, da leggero a medio, ha una consistenza marginalmente cremosa. L’equilibrio gustativo risulta eccellente, con un gradevole amarore che accompagna sino alla fine le note amabili di caramello, pane tostato, nocciola. La corsa, di media durata, termina fra impressioni di resina e aghi di pino.
BridgePort IPA, india pale ale di colore dorato profondo e dall’aspetto velato (g.a. 5,5%); rifermentata in bottiglia. Viene aromatizzata con almeno cinque varietà di luppolo. La schiuma, fine e tenace, è gestita da un’effervescenza quasi piana. Al naso si propongono attraenti profumi di frutta tropicale, agrumi, caramello, malti a malapena tostati. Il corpo mette in risalto la sua pregevole tessitura, in una consistenza oleosa. Il gusto, fresco e asciutto, scivola in bocca schiettamente amaro per la pesante luppolizzazione, rivelando, insieme, accenni di frutta fresca e di vaniglia. Anche il finale esalta l’amarore, con impronte di menta e di legno.
BridgePort Old Knucklehead, barley wine, in rigoroso stile inglese, color mogano (g.a. 9,1%); invecchiato tre mesi prima di essere immesso in commercio. Viene prodotto annualmente, con inizio della vendita a novembre, nel bar della ditta spillato dai barili. L’etichetta riporta un personaggio famoso sempre diverso. Con una carbonazione un po’ spinta, la spuma beige fuoriesce bassa e di facile dissoluzione. L’aroma è dolce di malto torrefatto, con un tocco deciso di frutta scura. Il corpo, da medio a pieno e di trama liscia, scorrevole, spalleggia un gusto amabile ancora di malto ma bilanciato da un fine luppolo fiorito e speziato. Il finale riempie la bocca di un cordiale calore alcolico, e sfocia nella deliziosa impressione dolceamara della lunga persistenza retrolfattiva.