Brauerei Trunk

Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Bad Staffelstein/Germania
Su una collina nel comune di Bad Staffelstein, nell’Alta Franconia, nel secolo XVII fu eretto il santuario dei Quattordici Santi (in tedesco, Basilika Vierzehnheiligen), con l’immancabile Klosterbrauerei.
Poi, nel 1803, arrivò la sopprerssione degli ordini religiosi decretata da Napoleone. Ma, nel 1839, il santuario fu affidato ai francescani.
Nel 1879 la Alte Klosterbraueri Vierzehnheiligen fu rilevata dalla famiglia Martin che la chiamò Sternbrau Vierzehnheiligen. Ribattezzata Brauerei Martin nel 1950, nel 1989 passò alla famiglia Trunk, da cui il nome attuale.
Oggi, nel birrificio/brewpub, col marchio Vierzehnheiligen Nothelfer, Andreas Trunk produce circa 10 mila ettolitri di birra all’anno, per lo più di bassa fermentazione.
Vierzehnheiligen Nothelfer Silberbock Hell, helles bock/maibock di colore da giallo ad arancione chiaro e di aspetto leggermente nebuloso (g.a. 6,8%). La carbonazione è piuttosto contenuta; la schiuma bianca, fine, compatta, cremosa, di sufficiente durata e aderenza. L’aroma, tipicamente maltato, non soffoca comunque i più tenui, ma non insignificanti, sentori di grano, marzapane, pera, butterscotch, fragole, caramello; mentre dal sottofondo si levano con discrezione indizi di erbe blandamente speziate. Il corpo, medio-pieno, ha la tipica consistenza a chiazza di petrolio. Nel gusto, la dolcezza è armoniosa, gradevole: si sviluppa a base di malto, caramello, grano, zucchero, frutta a guscio, marzapane; e con limone, scorza di pompelmo, erbe aromatiche a far da contrappeso. Nel finale prende un certo sopravvento l’amaro, scalzando la calda amabilità etilica. Nella discreta persistenza retrolfattiva invece, c’è il ritorno del malto, con suggestioni di zucchero bruciato e caramello.