Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
San Gallo/Svizzera
La più antica fabbrica di birra svizzera, fu fondata nel 1779 da Johann Ulrich Tobler.
Nel 1829 il birrificio fu acquistato da David Billwiller che, insieme al figlio, trasformò la semplice attività artigianale in impresa moderna. S’impegnò successivamente nello sviluppo tecnologico l’innovativo birraio Arnold Billwiller, che rilevò l’azienda dal padre nel 1878. Due anni dopo, il birrificio disponeva di un refrigeratore di recente invenzione. Mentre nel 1894 veniva costruita una propria centrale idroelettrica che forniva elettricità anche ai primi lampioni elettrici di San Gallo. Nel 1926 l’azienda fu trasformata in società per azioni. Due anni dopo moriva Arnold Billwiller.
Nel bicentenario della fondazione il birrificio fu ricostruito secondo le più avanzate tecnologie.
Oggi la Schützengarten è una delle birrerie più moderne e innovative e, dal 2013, dispone del rinnovato Museo della Birra. Nel pieno rispetto del Reinheitsgebot, produce circa 175 mila ettolitri di birra all’anno. Ma è impegnata anche, in tutta la Svizzera orientale, con altre bevande, sia di produzione propria che straniere.
Schützengarten Edelspez Premium, export di colore giallo (g.a. 5,2%). Con una media effervescenza, la schiuma bianca si alza sottile, spessa, cremosa, durevole. L’aroma luppolizzato ha una finezza che penetra ma non aggredisce, e consente lo spirare in buona armonia dei sentori di malto granuloso, agrumi, zucchero bianco, fieno, cereali, nonché di qualche remota sfumatura di verdure bollite. Il corpo, da leggero a medio, ha una liscia consistenza oleosa. Il gusto ha un inizio dolce di malto, poi diventa erbaceo con qualche insufflazione agrumata, chiude la corsa regolare con note aspre di luppolo fiorito. Il retrolfatto, breve ma pulito, si rivela piuttosto astringente con un tocco minerale e un lieve accenno di spezie.
Schützengarten Lagerbier Hell, premium lager di colore dorato (g.a. 4,8%). La carbonazione è media; la schiuma bianca, abbondante, cremosa, di buona allacciatura ma non di così lunga durata. L’aroma appare fin troppo compassato nell’estrinsecazione dei suoi sentori: malto, erba, pane, miele, cereali, fieno, caramello, e qualche sfumatura tostata. Il corpo medio ha una consistenza tendenzialmente acquosa. Neanche il gusto mostra un’apprezzabile intensità e, a tratti, sembra addirittura neutro. L’equilibrio comunque c’è, anche se in tono minore: una moderata spina dorsale di malto e un leggero amaro di luppolo erbaceo. Appena ararognolo nel corto finale, il rampicante addirittura scompare in uno sfuggente retrolfatto anonimo.
Schützengarten St. Galler Klosterbräu, zwikelbier di colore ambra e dall’aspetto torbido (g.a. 5%). Con una carbonazione abbastanza contenuta, la schiuma beige chiaro fuoriesce ricca, densa, cremosa, ma non di così lunga durata. L’aroma si effonde con la dolcezza e la granulosità del malto, cui fanno da corollario, al soffio di un luppolo piccante, sentori di pane, nocciola, caramello, erbe, mais, lievito. Il corpo medio ha una consistenza meramente acquosa. Il gusto è un mix armonico di note erbacee, speziate, di foglie secche, tabacco, fieno, terra, caramello scuro, luppolo floreale, che allestiscono un sufficiente equilibrio tra dolcezza, amarore e secchezza. Il finale è corto e pulito, maltato e tostato. La sfuggente persistenza retrolfattiva libera una timida impressione amaricante di luppolo.