Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Schrems/Austria
Birrificio nel distretto di Gmünd, in Bassa Austria.
Viene menzionato per la prima volta nel 1410, allorché un incendio, a Schrems, risparmiò soltanto la fabbrica di birra.
Nel 1753 il conte Von Falkenhayn lo vendette a Blasius Freyler, col quale ebbe inizio una lunga serie di trasferimenti di proprietà.
Tra il 1904 e il 1906 il birrificio rimase chiuso per la ricostruzione. La seconda guerra mondiale interruppe la sua produzione. Ma nel 1957 fu ristrutturato e modernizzato passando, nel 1991, nelle mani di Karl Theodor Trojan.
Schremser Roggen Bio Bier, roggen bier biologica di colore ambrato e dall’aspetto opaco (g.a. 5,2%); conosciuta anche come Schremser Roggenbier. Discende dalla ricetta tradizionale la cui produzione fu vietata a partire dal secolo XV. Fermentata con lievito di frumento, viene commercializzata in bottiglia a rendere. Con una media effervescenza, la schiuma, di un beige chiaro, si alza generosa, spessa, compatta e di buona stabilità. L’aroma, è leggermente granuloso, nonché piccante e acidulo, con sentori di malto, erbe, esteri fruttati, luppolo, terra, caramello, bruciato, e lontani richiami di alloro e chiodi di garofano. Il corpo medio ha una consistenza oleosa. Il gusto, dopo un morbido inizio di cereali, prende note dolci di frutta tropicale e amare di resina, malto tostato, erbe aromatiche. Il finale si dilunga abbastanza nella sua secchezza ripulente. Impressioni luppolizzate, erbacee e terrose, segnano la discreta persistenza retrolfattiva.