Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Ratisbona/Germania
Birreria bavarese menzionata dal 1590, ma già esistente nel 1530. Dopo vari passaggi di proprietà, nel 1861 pervenne alla famiglia Kneitinger, e Johann I elaborò quella che ancora oggi costituisce il fiore all’occhiello dell’azienda, la Kneitinger Bock.
Nel 1945 il ristorante venne distrutto, ma ricostruito dopo la guerra. Mentre alla morte, nel 1991, di Sofie, moglie di Johann Kneitinger III (morto nel 1975), per mancanza di figli, l’azienda passò alla Hans-und-Sofie-Kneitinger-Stiftung, una fondazione voluta da Sofie in vita e costituita nel 1985.
La Fondazione, che persegue finalità di beneficenza a favore di anziani e bambini, trae il reddito principale dalla fabbrica di birra appunto. Nella splendida Gasthaus Kneitinger, sulla Arnulfsplatz, il primo giovedì di ottobre si inaugura la prima bock.
Kneitinger Bock, dunkel bock di colore marrone scuro e dall’aspetto torbido (g.a. 6,8%). L’effervescenza è alquanto bassa; la spuma beige, densa, cremosa, di sufficiente durata. L’aroma di malto tostato di schiude delicatamente, per nulla sovrastando i sonnolenti richiami di luppolo, caramello, fichi, noci, sciroppo d’acero, caffè, melassa, cioccolato fondente. Il corpo, da medio a pieno, presenta una consistenza grassa un po’ appiccicosa. Anche nel gusto il malto può esibire liberamente la propria deliziosa venatura, vivacizzata peraltro da una netta suggestione di affumicatura. Il finale, secco, intenso, apporta note di caramello, luppolo fiorito, bacche, zucchero candito, frutti scuri aciduli. Il retrolfatto, benché sorretto dalla dolcezza alcolica, finisce per erogare impressioni di cioccolato amaro.